L’Arpa Lazio ha reso noti gli esiti parziali delle prime analisi effettuate sul primo campione prelevato in seguito all’incendio che ha coinvolto l’impianto di trattamento rifiuti della società Loas di Aprilia. Sono stati riscontrati valori elevati di Benzoapirene (idrocarburo policiclico aromatico di cui si è accertata la cancerogenicità) e PCB (ovvero policlorobifenili considerati inquinanti persistenti dalla tossicità simile a quella della diossina). Dall’Arpa fanno sapere che è in fase di elaborazione il modello di dispersione degli inquinanti. Sono inoltre in corso ulteriori analisi sul primo e secondo campione. Nuovi aggiornamenti saranno pubblicati appena disponibili.
L’Arpa Lazio ha installato a breve distanza dall’area interessata un campionatore ad alto volume, strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici e diossine, Nella tabella si legge che il benzoapirene è presente nel campione in quantità 200 volte superiore al valore limite annuale previsto dalla normativa che è pari a 1 ng/m3. Mentre il PCB risulta di 2361 pg/m3. A titolo informativo l’Arpa ricorda i valori misurati in prossimità dell’incendio Eco X in via Pontina Vecchia a Pomezia nel 2017, pari a 394 pg/m3. L’Arpa ha analizzando il campione per rilevare la presenza di diossine nell’aria e comunicherà presto i risultati.