Distacchi e decreti ingiuntivi durante l'emergenza da coronavirus e altri comportamenti di Acqualatina – definita “indifferente e arrogante” - nel mirino dell'Organismo di tutela degli utenti e consumatori, l'Otuc. Un organismo al quale competono anche la raccolta e la valutazione delle segnalazioni e reclami ricevuti da parte dell’utenza e la valutazione del rispetto di leggi e regolamenti da parte del gestore del servizio idrico.
Massimo Cusumano e Antonio Villano, segretario e presidente dell'Otuc, hanno inviato un esposto con durissime contestazioni anche all'Authority che dovrebbe vigilare in materia, l'Arera.
Addirittura, Acqualatina avrebbe continuato a staccare l'acqua sebbene l'Arera avesse sospeso i distacchi per l'emergenza Covid durante la quale il lavarsi le mani è stato un imperativo raccomandato a tamburo battente. Mentre è caduto nel vuoto l'appello del sindaco di Cisterna a far pagare solo il consumo d'acqua, eliminando dalle bollette le altre voci durante l'epidemia. Tanto più – sottolineava il sindaco cisternese – che Acqualatina ha usufruito della cassa integrazione proprio in virtù dell'emergenza covid.
Di seguito la lista delle contestazioni sollevate dell'Otuc.
1) Conciliazioni paritetiche bloccate da oltre 6 mesi. Alla data odierna la Camera di Conciliazione, prima in Italia, è ancora inattiva dopo la sospensione per motivi sanitari e non se ne comprende il motivo. Non trova giustificazione la sola causa Covid in quanto le conciliazioni con Arera non si sono mai bloccate. È stato proposto di farle on line e di firmarle con firma digitale, ma a tutt’oggi continua il silenzio;
2) Riteniamo grave la disalimentazione per morosità effettuate durante il Covid, ignorando la delibera dell’Autorità che ha disposto ai gestori del S.I.I. di sospendere tali attività;
3) I Decreti ingiuntivi per morosità sono continuati durante tutto il periodo del Covid;
4) Da oltre un anno attendiamo di essere convocati per modifiche al Regolamento di Conciliazione paritetica nonostante due lettere di sollecito inoltrate all’amministratore. L’Amministratore delegato si è reso subito disponibile a convocare un tavolo tecnico, ma alle parole non sono mai seguiti i fatti;
5) Abbiamo riscontrato come nelle fatture con ricalcolo di consumi da oltre due anni non viene mai allegata la richiesta precompilata al fine di agevolare l’utente nel richiedere l’avvenuta prescrizione secondo quanto deliberato dall’Autorità;
6) In data 20 giugno scorso abbiamo inoltrato al Gestore la richiesta di riaprire gli sportelli al pubblico al fine di poter permettere agli utenti di svolgere pratiche personalmente in caso di necessità. Alla data odierna nessuna risposta è pervenuta.
«Non è più possibile tollerare la tattica dilatoria di Acqualatina che oppone un muro di gomma alle nostre richieste di aggiornamento del Regolamento del S.I.I elaborato insieme alla STO, Segreteria Tecnica Operativa, e al Gestore stesso ma lasciato nel cassetto da oltre un anno. Inoltre si tace completamente sulla richiesta più volte sollecitata di aggiornamento del Regolamento della Camera di Conciliazione, prima in Italia e esempio condiviso a livello nazionale».
Le Associazioni dei Consumatori facenti parte dell’Otuc EGATO 04 Latina riscontrano in quanto esposto indifferenza e arroganza da parte del Gestore nel rapporto con gli utenti e coloro che li rappresentano per legge. Ritenendo grave tale comportamento, questo esposto viene inviato all’ARERA (l'autorità di regolazione e vigilanza del settore acqua, luce e gas), al Presidente dell’EGATO 4 (l'ente provinciale deputato a governare il servizio idrico, ndr), e alla STO (la Segreteria tecnico-operativa che dovrebbe vigilare sull'operato del Gestore, divenuto organismo fantasma praticamente senza personale, ndr) per quanto di competenza e, per conoscenza, alle parti interessate alla gestione del S.I.I.