Una brutta storia che ha origine ad Ardea, nella zona di via delle Acque Basse, a pochi passi dal mare. È qui che vive il 23enne di etnia rom arrestato domenica dalla Guardia di Finanza di Ostia con l’accusa di aver provato a vendere un bambino di non più di 3 o 4 anni – che risulta essere il figlio – a un passante, offrendogli prestazioni sessuali con il piccolo in cambio di soldi. Fortunatamente il turista, scioccato, ha preso subito la strada che porta alla caserma delle Fiamme Gialle e ha raccontato tutto, permettendo la cattura del malvivente e il recupero del bambino, messo in salvo grazie alla sinergia con la Polizia di Stato.
Dopo l’arresto, con non poche difficoltà, i finanzieri di Ostia hanno identificato il 23enne rom e hanno scoperto che abita ad Ardea, in una zona con poche case, campi di sterpaglie e cumuli di immondizia abbandonata a cielo aperto, a poche centinaia di metri dal serpentone delle Salzare. Non è chiaro se anche il piccolo abiti con lui. Sul conto del bambino, che è stato portato all’ospedale Grassi di Ostia per accertamenti sul suo stato di salute, sono in corso verifiche per capire se abbia già subito abusi e se possa essere affidato a un altro parente. Nel frattempo, quello che risulta essere il padre è stato chiuso in una cella nel carcere di Regina Coeli. Dovrà difendersi dall’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile.