“La salute e la sicurezza dei cittadini sono due dei temi maggiormente sentiti da Fratelli d’Italia, dice il coordinatore locale Fabio Angeletti, e la considerazione che hanno alcune istituzioni di fronte a quanto sta accadendo al Lago Albano di Castel Gandolfo ci lascia senza parole e con l’amaro in bocca”. In una nota stampa viene scritto : Da una parte abbiamo un’Amministrazione a guida PD superficiale nel redigere ordinanze di particolare rilevanza quale è quella dell’apertura di una stagione balneare e completamente insensibile, oseremo dire addirittura refrattaria ai problemi di salute e sicurezza pubblica. Dall’altra abbiamo una Regione Lazio, un grande carrozzone istituzionale che Zingaretti e i suoi fidi scudieri sono stati capaci di trasformare in una grande macchina elettorale; un Ente dove vengono prima di tutto gli interessi di partito, sempre il PD, e successivamente il territorio, l’ambiente, la salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica. Logicamente se da questi vi è un sicuro ritorno elettorale. Facciamo insieme il punto della situazione e andiamo ad analizzare i fatti. Il 24 ottobre 2013 il Sindaco, Milvia Monachesi, a seguito di segnalazione proveniente dalla locale stazione dei Carabinieri, emana l’ordinanza urgente nr. 95 di interdizione di un’area del Lago Albano che va dalla spiaggetta dell’ex Porticciolo fino al confine dell’area già bonificata in precedenza, includendo nella stessa le ex Tribune Olimpiche e gli impianti dell’A.I.S.A. (Associazione Italiana Sindromi Atassiche). In contemporanea è stato chiesto agli uffici regionali competenti (Direzione Regionale politiche ambientali e ciclo dei rifiuti e all’Agenzia Regionale di Protezione Civile) di portare a termine la bonifica delle aree interessate dai ritrovamenti. A tale ordinanza hanno fatto seguito la posa in opera da parte degli uffici comunali di tutte quelle opere (transenne, cartelli e gavitelli) necessarie a segnalare sia a terra che in acqua, la presenza di pericolo. Nel corso degli anni, vuoi gli abbondanti rovesci temporaleschi che hanno inferto profonde ferite al nostro territorio, vuoi gli atti vandalici perpetrati da pescatori di dubbia moralità che instancabilmente frequentano il Lago Albano nelle ore notturne, sia la recinzione di terra che i gavitelli posti in acqua a 30 metri dalla riva, non risultano più essere nel luogo dove sono stati a suo tempo posizionati. L’Area Vigilanza del Comune di Castel Gandolfo ha sollecitato la Regione Lazio (due richieste nel 2013, due nel 2014 una nel 2015, una nel 2018 e, infine, il 9 aprile 2019), ad effettuare gli interventi di bonifica, ma l’Istituzione regionale a tali richieste non ha mai dato alcun seguito. Mancanza di denari? Dubito vista la prontezza e la leggerezza con cui l’Agenzia Regionale di Protezione Civile è stata in grado di trovare e farsi fregare 11 milioni di euro. Nel frattempo, anche se il Presidente della Regione Lazio e Tulumello (Capo dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile) stanno tentando di disinnescare ordigni esplosivi di tutt’altra natura, il Circolo Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, oltre ad aver interessato i propri rappresentanti presso il Consiglio Regionale, sente il dovere di suggerire al Sindaco Milvia Monachesi di emanare un’ulteriore ordinanza che ordini ai noleggiatori di natanti a remi, a pedali e a vela di vietare la navigazione nell’area interdetta riportata nell’ordinanza nr. 95 del 24 ottobre 2013 e cioè a mantenere una distanza non inferiore ai 30 metri dalla riva nello specchio acqueo compreso tra l’ex porticciolo e gli impianti dell’A.I.S.A. Inoltre, allo scopo di poter meglio ottemperare a quanto disposto alle lettere f) i., iv e d) dell’ordinanza nr. 39 del 27 giugno 2020, rendere noto, attraverso volantini, manifesti, brochure o quantaltro, sia la rotta dell’unità effettuante trasporto di passeggeri del Parco Regionale dei Castelli Romani, sia il corridoio di ammaraggio degli aeromobili che effettuano gli interventi di emergenza. Quanto sopra come unico obiettivo la tutela della sicurezza di chi naviga nelle acque del Lago Albano di Castel Gandolfo.
24/07/2020