Alla fine anche una ortodossa pentastellata come Valentina Corrado, consigliera regionale originaria di Pomezia, ha concluso che la regola ferrea del Movimento 5 Stelle, quella del limite dei due mandati elettivi, può essere superata. Con le elezioni di Roma Capitale quasi alle porte e la prospettiva di una ricandidatura di Virginia Raggi, anche Valentina Corrado ha fatto endorsement per l’attuale sindaca di Roma che è stata eletta già per due volte: la prima come consigliera comunale di opposizione, la seconda al vertice del Campidoglio. Un percorso molto simile a quello di un altro ex rinomato sindaco pentastellato: Fabio Fucci, primo cittadino di Pomezia dal 2013 al 2018.
Al termine della propria esperienza da sindaco – con le dimissioni dei consiglieri di maggioranza che ne determinarono la caduta automatica – Fucci non ha fatto mistero di volersi ricandidare. E nel 2018 lo ha fatto, ma con due liste civiche: i suoi ex compagni di avventura, Valentina Corrado in testa, lo hanno accusato di voler rinnegare le regole e i principi che caratterizzavano il Movimento 5 Stelle. Un leitmotiv che ha accompagnato per tutta la campagna elettorale gli attacchi dei 5Stelle all’ex sindaco, in quel momento temibile avversario politico che, tra l’altro, per poche centinaia di voti sfiorò il ballottaggio. Quell’anno a Pomezia vinse di nuovo il Movimento 5 Stelle, con l’ex presidente del Consiglio comunale Adriano Zuccalà “promosso” a sindaco della città, mentre Fucci, eletto consigliere di opposizione, da circa un anno è transitato dalle sue civiche all’interno della Lega.
«Non conosco il motivo per il quale rinneghi tutto ciò che hai sempre detto, le regole di cui ti sei fatto vanto per mantenere un mero incarico che per noi è, e continuerà ad essere, solo di portavoce», scriveva Valentina Corrado rivolgendosi direttamente a Fucci in un post del dicembre 2017, quando ormai era chiaro che l’allora sindaco avrebbe proseguito da solo la propria esperienza politica, candidandosi per la terza volta. «Non ti porto rancore come sono certa non te lo porta nessuno dei consiglieri – continuava il post della Corrado – Hai semplicemente deciso di tradire i tuoi principi a discapito di una intera comunità!». (N.B. scorrendo le FOTO di questo articolo si possono consultare tutti i post citati)
Eppure, come si diceva all’inizio, di fronte alla possibilità di far tornare Virginia Raggi sullo scranno del sindaco di Roma, recentemente anche Valentina Corrado si è convinta che «rivedere la regola sul secondo mandato, soprattutto per i sindaci, è un segno di maturità del Movimento. Gli stati generali del M5S saranno il luogo adatto in cui discutere». Queste le dichiarazioni affidate ieri dalla consigliera regionale in un’intervista al quotidiano Il Tempo, che la stessa Corrado ha rilanciato sulla propria pagina facebook. «Penso che l’esperienza di governo ci ha fatto rendere conto – afferma ancora Valentina Corrado – che per portare a termine i programmi cinque anni non bastano».
Quindi cosa è cambiato dal 2017 ad oggi? Forse in realtà nulla, se è vero che – come affermava l’ex sindaco Fabio Fucci in un’intervista al Caffè, dai contenuti mai smentiti finora – nella primavera del 2017 «la Corrado chiese a Casaleggio di farmi ricandidare». Un tentativo che pare andò a vuoto, secondo quanto spiegava Fucci, perché il capo del Movimento 5 Stelle negò la possibilità di ricandidare l’allora apprezzato sindaco. I principi del Movimento in quella fase storica erano ancora fondamentali, molto più del ruolo dei singoli; Virginia Raggi avrebbe amministrato Roma ancora per diversi anni; la Regione Lazio si avviava verso il secondo mandato di Nicola Zingaretti, e i 5Stelle non erano ancora mai stati al Governo nazionale.
A guardar bene, in tre anni è cambiato tutto. Chi osserva la politica italiana con occhio attento nota che su di essa spesso si riflettono le leggi della natura: una di queste spiega che quando il mondo cambia, sopravvive chi è in grado di adattarsi.