Uffici comunali, dirigenti, collaboratori, docenti e personale scolastico di Ardea sono impegnati nel difficile compito di ridisegnare le modalità di rientro in classe in questa emergenza coronavirus.
La riapertura delle scuole a settembre sarà dettato dalle regole anticovid stabilite dalle linee guida che gli istituti stanno visionando in queste settimane. E mentre si srotolano planimetrie, si pensa come suddividere gli studenti, si calcola quanti insegnanti in più serviranno.
Obiettivo: fare di tutto per allontanare la modalità della didattica a distanza. Aule ridimensionate, banchi singoli, distanza di un metro tra gli studenti, ingressi ed uscite scaglionate, orario ridotto, riorganizzazione degli spazi e dei ambienti.
“Qual è la situazione delle scuole di Ardea in questo senso? Non agile”, spiega il Movimento 5 Stelle di Ardea in una nota. “Molti istituti soffrono la sovrappopolazione delle aule, così disarticolare le classi è una sfida non facile. Ci sono edifici che sarà difficile rimodulare”.
Molte delle aule degli edifici scolastici di Ardea non sono conformi alle disposizioni previste per mantenere la distanza di un metro. «D’altra parte la legge sull’autonomia scolastica permette di studiare delle strategie, nel rispetto delle linee guida. È possibile studiare un orario che consenta una flessibilità, con possibili turni (due) senza che si arrivi a terminare tardi, con ore di 40-45 minuti», spiega l’assessore Sonia Modica. Per realizzare il progetto di avere meno concentrazione di studenti, attuando una maggiore distribuzione, servono insegnanti, almeno un altro 33% in più.
“L’amministrazione sta facendo la sua parte: il nostro ufficio tecnico ha attivato l’accreditamento e presentato la nostra richiesta, a cui è stato associato un finanziamento di 160.000 euro, su cui si è in attesa degli ulteriori passaggi procedurali da parte del Ministero”, conclude la nota del M5S.