L’ennesimo pasticcio fatto a Latina con gli espropri è costato al Comune un’altra condanna. Il Tar, accogliendo il ricorso dell’Immobiliare Chimar, ha stabilito che l’ente locale dovrà risarcire la srl per l’illegittima occupazione di terreni di proprietà della ricorrente a seguito di una procedura espropriativa mai portata a termine da parte dell’amministrazione comunale e del diritto al risarcimento danni. L’occupazione è quella dei terreni di proprietà della Immobiliare Chimar su via Vespucci, viale Le Corbusier e via Nervi, su cui è stata realizzata la strada comunale denominata via M.L. Pietrosanti senza decreto di esproprio. Il Tar di Latina ha disposto il risarcimento per illegittima occupazione alla luce “dell’illecito comportamento” del Comune, “che ha continuato a occupare il bene con riferimento al periodo successivo alla scadenza dei termini di occupazione legittima”, ovvero “dopo la scadenza del termine di cinque anni decorrenti dalla data di immissione nel possesso dell’immobile”. I giudici amministrativi hanno quindi specificato che “si tratta di un illecito permanente” e che il danno va determinato, con valutazione equitativa, facendo riferimento all’interesse nella misura del 5% annuo calcolato sul valore venale del bene, a far data dal giorno in cui l’occupazione è divenuta illegittima fino al giorno di deposito della sentenza. L’ente locale dovrà così formulare un’offerta risarcitoria e arrivare ad un accordo con la parte ricorrente per la determinazione dell’indennizzo secondo il criterio indicato. Il Comune è stato inoltre condannato a pagare alla Chimar tremila euro per le spese processuali.
11/07/2020