Nell’ambito di un’articolata operazione di polizia giudiziaria denominata “HOME BANKING”, i Finanzieri della Tenenza di Sabaudia, sotto il coordinamento del Gruppo di Latina, hanno individuato un meccanismo fraudolento particolarmente insidioso per gli interessi erariali realizzato da uno studio di “consulenza” fiscale e commerciale, risultato poi privo dei prescritti requisiti abilitativi. In particolare, lo stesso ha consentito, grazie a particolari artifizi, ai propri clienti (130 soggetti economici) di compensare illecitamente debiti tributari e previdenziali (per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro) maturati nei confronti dell’Erario con crediti d’imposta fittizi, eludendo in tal modo i controlli fiscali automatizzati da parte dell’Agenzia dell’Entrate.
In cambio dell’illecito risparmio d’imposta, i clienti del citato studio di “consulenza” erano soliti pagare la somma di denaro pattuita pari al 10% del debito erariale maturato: accordi questi che, nel tempo, hanno consentito al sodalizio criminale di realizzare complessivamente illeciti profitti per oltre 1.000.000 euro e di acquisire la disponibilità di lussuose autovetture (Porsche Panamera, Cayenne, Carrera, etc.) e di n. 3 natanti (un’imbarcazione di 15 metri, un gommone di circa 8 metri e una potente moto d’acqua). L’attività investigativa ha permesso, inoltre, di accertare che, in taluni casi, alcuni imprenditori, non riuscendo ad onorare per tempo il debito contratto a titolo di compenso con la predetta organizzazione criminale, sono stati costretti – con la prospettata minaccia di “riavviare” l’ordinaria procedura per il pagamento dei debiti erariali maturati – a trasferire alla menzionata organizzazione criminale la disponibilità di beni di lusso di valore di gran lunga superiore a quello pattuito. È il caso, a titolo puramente esemplificativo, di due imprenditori (operanti nel settore edilizio) che, al fine di onorare un debito sempre via via più crescente nei confronti del sodalizio criminale, sono stati obbligati a cedere, in un caso, una Porsche Carrera e, in un altro caso, opere d’arte e orologi Rolex.
Le indagini – che sono state svolte sotto la direzione del Procuratore della Repubblica Dott. Giuseppe De Falco e del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Marco Giancristofaro – si sono articolate in complesse analisi documentali, in un elevato numero di riscontri contabili presso soggetti terzi, nella disamina dei bilanci societari, nonché nell’effettuazione di mirate indagini bancarie e tecniche, disvelando l’intera associazione criminale, in relazione alla quale il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina, dottor Giuseppe Cario – rilevata la solidità del quadro indiziario emergente dall’attività investigativa – ha disposto la custodia cautelare nei confronti di n. 03 persone (di cui n. 02 in carcere ed n. 01 ai domiciliari) e l’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, fino alla concorrenza dell’importo di oltre 6,5 milioni di euro. L’attività di servizio testimonia il costante impegno e la particolare attenzione che la Guardia di Finanza pontina – diretta dal Col. t.ST Michele Bosco – riserva alla sicurezza economico-finanziaria del territorio, mirando alla tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento del mercato contro forme di disonesta concorrenza attraverso l’utilizzo di frodi fiscali e pratiche finanziarie illegali.