Di cosa sei soddisfatto e quali risultati non raggiunti ti rammaricano?
«Beh, la domanda chiama già una risposta secca: ABC è una mia creatura, anche se non ne rivendico l’esclusività genitoriale (ci mancherebbe, visto l’ottimo lavoro di squadra svolto). Per tutto il resto non ho nessun rammarico. Un assessore non ha la bacchetta magica in tasca e per la moltiplicazione dei pani e dei pesci bisogna rivolgersi a qualcun altro. Nell’era dei social network le lamentele sono a getto continuo, soprattutto su questioni che difficilmente possono essere in cima alla classifica delle priorità (soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria), tutti si sentono nel diritto di esigere una risposta immediata».
Ma i cittadini dicono quello che vedono…
«Giustamente reclamano sollecite risposte alle proprie esigenze, ma i tempi amministrativi per concludere i procedimenti negli ultimi anni si sono dilatati all’inverosimile. Questo per esigenze di trasparenza e anticorruzione. Per difendersi da queste patologie del sistema Italia, di fatto si sta rischiando di aggravarle: in pratica lo Stato, che già non si fidava e non si fida di se stesso, non ha trovato di meglio che appesantire ulteriormente il suo già insostenibile peso a carico dei cittadini».
Sì, ma l’erosione al lido?
«Nonostante certa farraginosità, ho personalmente curato l’arrivo di quasi 7 milioni di euro per il ripascimento e le opere di difesa della costa. Sono soldi tutti già disponibili… Ve l’hanno mai detto?».
Insisto: e il tribolato lido e dintorni?”ˆ
«Ho curato l’approvazione del piano degli investimenti per lo smantellamento della centrale nucleare, con l’accordo Comune – Regione – Sogin: porterà a Latina 5,7 milioni di euro con cui verrà rifatto il ponte sulla foce del Mascarello a Foce Verde e realizzato il Sentiero della Bonifica lungo il Canale delle Acque Medie. Malgrado il definanziamento regionale (iter avviato nel 2009) anche per realizzare la pista ciclabile Borgo Grappa – Rio Martino i soldi sono già nelle casse del Parco Nazionale del Circeo. Ho trovato una via d’uscita sull’annosa e intricatissima questione del Porto Canale di Rio Martino ed è partito persino il coordinamento tra gli Enti interessati per il restauro e la valorizzazione del borgo di Fogliano».
E il tormentone dell’erba alta?
«Con il prezioso lavoro del dirigente Bondì è stato predisposto un ottimo Accordo Quadro per la manutenzione del verde: gli effetti si vedranno una volta conclusa la procedura di gara. Fatemi però aggiungere altri fatti: c’è in campo un’ipotesi per un Pronto soccorso animali presso la proprietà comunale della Chiesuola, che farà risparmiare un sacco di soldi a tutti i Comuni della zona e non solo a Latina. È in fase di approvazione in Giunta la ristrutturazione dell’adiacente isola ecologica, abbiamo messo in campo l’ipotesi di un Consorzio intercomunale per gestire i rifiuti in base alle regole dell’Economia Circolare; la discarica di Borgo Montello è e resterà chiusa; i soldi per i debiti derivanti dal fallimento della Latina Ambiente sono stati accantonati (idem per il conguaglio stabilito retroattivamente dalla Regione in favore della RIDA Ambiente); è stato incrementato di sei volte il numero delle scuole aderenti al programma Eco-schools; è già finanziato anche il Piano delle antenne. Anche sul “ristoro nucleare”, malgrado la non costituzione in giudizio iniziale, il Comune è in grado di recuperare tra i 10 e i 26 milioni di euro perch锈abbiamo fatto gli atti giusti al momento giusto. Questa è l’eredità che lascio alla città e che il mio successore saprà ben valorizzare».
ABC è un precedente inedito e potenzialmente importantissimo per la gestione dei rifiuti anche altrove. Cosa succederà adesso a questa Azienda speciale?
«L’esperienza della creazione di ABC rappresenta ormai un punto di riferimento fondamentale a livello nazionale perché è stata la prima applicazione politico-amministrativa nel campo dei servizi di igiene urbana della volontà popolare espressa nel referendum del 12 e 13 giugno 2011 sui servizi pubblici. A Napoli c’è stata la prima applicazione del risultato referendario sull’acqua, ma lì si trattava di trasformare in Azienda speciale una Spa già operativa e già interamente in mano pubblica. A Latina invece c’è stata la prima applicazione a livello nazionale della stessa volontà popolare nel settore ben più complicato dei rifiuti, tra l’altro partendo dalle ceneri di una Spa pubblico – privata appena fallita».
Secondo te è stata capita questa svolta?
«È un fatto epocale, a mio avviso persino di rilevanza europea, che però nessuno a livello locale ha voluto o saputo far emergere, neanche in LBC. Annullare l’esperienza di ABC proprio quando altre amministrazioni locali stanno intraprendendo unanimemente lo stesso percorso (vedi la recente scelta sulla “Cisterna Ambiente” votata a Cisterna) significherebbe prendere in giro la maggioranza dei cittadini che con quel referendum si sono espressi in modo chiaro e netto».
Sembra che tu sia stato bersaglio anche di gente di LBC: è così?
«Sì, è così. Mi hanno molto colpito certe affermazioni del segretario politico di LBC, di cui sono tra i fondatori insieme a Damiano Coletta. Sullo sfalcio dell’erba mi ha scritto: “la situazione in Q5 e parzialmente in Q4 è semplicemente vergognosa. Uno scempio. Erba alta quasi 2mt. Marciapiedi invasi, topi, blatte e serpenti… credo che i cittadini abbiano avuto fin troppa pazienza…”. Mentre sulle passerelle al mare sarei stato “vigliacco”…».
Cosa c’è di strano? Magari era un pungolo istituzionale?
«Il fatto è che avevo già fornito dettagliate spiegazioni e atti in maggioranza. E poi, mancava l’Accordo Quadro, cioè lo strumento più idoneo per la manutenzione del verde. Inoltre, mi sollecitava interventi rapidi, come se non ci fosse stata l’emergenza covid che ha fatto quasi collassare uffici e servizi. La singolarità sta pure nel fatto che in 4 anni non ho mai ricevuto una sua telefonata, non ha mai varcato la porta del mio ufficio e dubito persino che sappia dove si trova l’Assessorato all’ambiente. In passato mi ha anche accusato di non avere versato le quote per l’autofinanziamento del movimento, di nuovo senza alcun riscontro sul caso: in realtà, aveva cambiato il numero del conto senza avvisarmi e io avevo pagato sul conto originario… Ripeto: trovo strano che questo atteggiamento si stato assunto non da un consigliere “qualsiasi”, ma dal segretario politico del movimento che ho contribuito a far nascere, crescere e arrivare al governo della città. Altrettanto curioso trovo il fatto che altre consigliere, pur dichiarandosi ancora in maggioranza, di fatto si trovano con tutti e due i piedi da un’altra parte avendo sottoscritto dei documenti insieme a una consigliera di opposizione del PD che ha chiesto le mie dimissioni non so quante volte, come quella ridicola sulla “mega-centrale a biogas” che sarebbe dovuta sorgere per legge presso gli invasi Ind.Eco. della discarica di Borgo Montello».
Qual è il stato il momento più bello di questa esperienza?
«Quando ho comunicato a Damiano Coletta e ai presenti che saremmo andati al ballottaggio. Sapevamo che poi al secondo turno avevamo ottime probabilità di vincere. Erano le ore 4 e 26 del 6 giugno 2016 e io coordinavo il gruppo che nella sede di LBC raccoglieva i dati dai 116 seggi elettorali sparsi sul territorio comunale. Avevo elaborato un particolare programma sul mio computer, che mi dava on line l’evoluzione delle preferenze di ogni candidato Sindaco. Eravamo stati in testa per tutta la nottata di circa il 2% su tutti gli altri, ma sapevo che gli ultimi ad arrivare sarebbero stati i dati più penalizzanti dei borghi. Finalmente i dati arrivarono e dal calcolo delle schede ancora da scrutinare in tutti i seggi risultava certo che il terzo in classifica in quel momento (Enrico Forte) non ce l’avrebbe più fatta a raggiungerci: il capolavoro era compiuto. È stato uno dei momenti più belli della mia vita».
Cosa manca oggi al movimento che hai contribuito a fondare?
«Ho sempre sostenuto che non si vince nessuna partita giocando solo in difesa. Oggi non c’è più una strategia precisa che permetta a tutto il movimento di recuperare il suo fondamentale ruolo trainante, anzich锈finire al rimorchio di certe ricostruzioni mediatiche e delle paure dei post sui social. Il bello è che quella strategia esiste ed è anche facilmente applicabile in tempi brevi. Ma non mi va di parlarne. Le ammaccature fanno ancora male».
Se Coletta si ricandiderà a Sindaco l’anno prossimo, lo voterai?
«Probabilmente sì. Le opposizioni, in particolare quelle di centro destra, se lo scordino che torneranno tanto facilmente al governo di una città che hanno letteralmente massacrato con il loro malgoverno. In questo anno che ci manca alle prossime elezioni spiegherò ai cittadini che cosa effettivamente ci hanno lasciato e in quale situazione ci vogliono riportare. Ci divertiremo un bel po’».
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