«Nel 2021 avremo la flotta regionale di treni più giovane del Paese». Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha salutato con queste parole l’arrivo del treno Rock, il primo dei 72 nuovi mezzi consegnati da Trenitalia da qui al 2024. Intanto, un obiettivo è stato subito centrato: «Oggi raggiungiamo un altro traguardo importante: abbiamo il trasporto regionale più puntuale d’Italia». Sembrava impossibile nel 2013, quando Zingaretti iniziò la sua avventura da presidente di Regione: «Questo primo treno è importante perché si inserisce in una strategia della mobilità che ha avuto un punto di inizio sette anni fa. Trenitalia ci disse “Non pagate, i treni non arrivano”. E io gli ho dovuto dire “Avete ragione”. Il risanamento e la forza finanziaria della Regione Lazio hanno sbloccato la situazione, ci hanno permesso di onorare il vecchio contratto di servizio e di sottoscriverne una nuovo molto ambizioso, perché oggi il Lazio è un buon pagatore è serio dal punto di vista finanziario».
Un treno che Zingaretti ha voluto «dedicare alle nuove generazioni italiane, che ne hanno bisogno. In questi tempi di Covid tentiamo di affrontare crisi con massicci investimenti ma c’è una parte di italiani che pagherà di più quanto avvenuto.
Lo ha pagato meno dal punto di vista sanitario – ha spiegato Zingaretti – ma i ragazzi pagheranno di più gli effetti del Covid in termini di debito pubblico e di formazione scolastica e anche di carenza di lavoro, se non ci sbrighiamo come stiamo facendo.
Potere dire che stiamo costruendo una società migliore di quella che abbiamo trovato è un grande risultato di tutti noi. Questo treno può far dire che non c’è dubbio che le cose andranno verso il meglio».
Il governatore e segretario del Pd si è detto convinto che «l’Italia ce la farà», perché sta reagendo alla crisi non con le promesse o i timori ma con i fatti che cambiano qualità della vita. Settantadue nuovi treni sono parte di una rivoluzione che aumenterà la competitività del Lazio e la qualità della vita e ci invitano ad andare avanti».