Se nella città che guida il suo movimento mostra segni di sfilacciamento e qualche crepa verso una sua ricandidatura, dai Lepini arriva un endorsement dai cugini di Sezze Bene Comune.
Il movimento setino ha diramato una lettera aperta a Damiano Coletta, i cui veri destinatari sembrano però essere i notabili locali del Partito Democratico. La lettera arriva a un mese esatto dal documento politico di apertura PD-LBC firmato da 4 Consigliere comunali latinensi. Uno scritto di intenti in vista delle amministrative del 2021, firmato dalla capogruppo in Consiglio comunale a Latina, Nicoletta Zuliani, e 3 colleghe elette con il movimento fondato dallo stesso Coletta, Latina Bene Comune: Valeria Campagna, Maria Grazia Ciolfi (vicina ai 5 Stelle) e la renzista Celina Mattei vicina a Italia Viva. Poi la doccia fredda dei capi locali del PD che non vogliono un secondo mandato per l’attuale primo cittadino del capoluogo pontino: sì con LBC, ma senza Coletta candidato Sindaco. Quel Coletta che non nasconde la simpatia per certi Dem. «Zingaretti è un bravo amministratore», ha detto tempo fa al giornale Il Caffè. Stima non ricambiata almeno in Agro pontino.
E ora l’incoraggiamento degli amici civici di Sezze Bene Comune, che ironizzando strigliano il partito dei post comunisti e post democristiani nella lettera aperta al Sindaco Coletta, che pubblichiamo qui sotto.
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Il numero uno del PD regionale, con il suo intervento ha messo fine alla querelle delle alleanze a Latina ribadendo la diversità del suo partito con i civici di LBC e affermando “NOI SIAMO ALTRO”.
In effetti, anche noi qui a Sezze, nella ormai ex Stalingrado rossa dei Monti Lepini, ci siamo accorti che il PD è altro. Non si riesce a definirne i contorni. Il Partito Democratico, ci fa venire alla mente il teatro pirandelliano “uno nessuno e centomila”. Come il virus Covid_19, il PD 20-20 si trasforma, si occulta, si depotenzia, SPARISCE. Basti pensare come si sia dissolto in molti comuni della Provincia, mentre si riscontra qualche flebile traccia in alcuni paesi dell’entroterra montano, anche se, sono realtà di ultimi avanposti dove sta scomparendo definitivamente. D’altronde, caro sindaco Coletta, era prevedibile che il PD facesse questa scelta, visto ciò che successe alle elezioni in Provincia, in linea con Enrico Tiero che sintetizzò in una delle sue interviste: “… Il mio obiettivo politico era quello di tenere lontano Coletta da via Costa, e ci sono riuscito”.
Un obiettivo condiviso dalla maggioranza all’interno del Partito Democratico, e che si estenderà anche al Comune di Latina nella prossima tornata amministrativa.
Però, sindaco Coletta, Lei che pensava di ricandidarsi solamente per:
Avere eliminato il malaffare a Latina?
Avere quasi azzerato i miliardi di debiti fuori bilancio delle precedenti amministrazioni?
Aver dotato tutti gli edifici pubblici delle certificazioni per la sicurezza degli utenti?
Aver attivato le procedure previste dalle leggi in materia di appalti pubblici ed incarichi professionali?
Solo per questo, il movimento LBC pretende di ricandidarla a sindaco?
Ci pare poco per i suoi quattro anni di governo. Eppure, avrebbe dovuto allungare lo sguardo più in là per vedere l’efficienza ammnistrativa del Partito Democratico. Bastava alzare lo sguardo e fermarlo sul nostro comune di Sezze per capire come tutto funziona come un orologio svizzero! Scuole efficienti, tutte dotate di certificazioni antincendio, di collaudo statico e ogni altra certificazione per garantire la sicurezza dei bambini. Una macchina amministrativa efficientissima, un comune che rappresenta il fiore all’occhiello sulla raccolta dei rifiuti e che a Latina ancora non riuscite a far partire. Noi a Sezze abbiamo raggiunto percentuali di raccolta differenziata da capogiro, il 21% in circa 15 anni, mica scherziamo! Abbiamo azzerato debiti fuori bilancio al punto tale che non sappiamo più dove siano andati a finire. La ricandidatura del Sindaco di Sezze, a due anni dalla fine del suo mandato e che supponiamo essere del PD è frutto dei successi amministrativi sopra elencati e che sicuramente sono di dominio dei vertici provinciali e regionali. Con tali successi, il Partito Democratico, poteva aspettare ancora per ufficializzare la ricandidatura del sindaco Di Raimo?
Ricandidatura, avallata dalla segreteria provinciale alla luce dei grandi risultati amministrativi setini che purtroppo non possono essere paragonati a quelli di Latina.
Se gli elettori dovessero scegliere gli amministratori CAPACI PER AUTOPROCLAMAZIONE o in alternativa i “mangiatori di ciliegie”, vorrà dire che a lei, caro Sindaco, rimarrà la soddisfazione di aver avviato un percorso basato sulla legalità, sulla trasparenza amministrativa e in difesa del bene comune.
Vada avanti, caro Damiano, con orgoglio perché il seme del coraggio di lottare rimarrà.
Con immutata stima
Il Movimento Civico di Sezze Bene Comune