In uno dei luoghi di Latina deputati a garantire il rispetto della legge vi sarebbero gravi violazioni di legge relative alle misure di prevenzione contro il Covid-19. Con seri pericoli per il personale dell’ufficio giudiziario e per l’utenza. Si tratta dell’Ufficio del Giudice di Pace e a denunciare la situazione, preannunciando un esposto alla Procura della Repubblica, è il segretario provinciale della Federazione Confsal-Unsa, Quirino Leomazzi, particolarmente sensibile al tema, essendo uno dei lavoratori proprio della Procura contagiato dal coronavirus e che è riuscito a guarire dopo essere stato costretto anche a un ricovero all’ospedale “Goretti”. “All’Ufficio del Giudice di Pace di Latina – sostiene Leomazzi – sono state disattese dal Presidente del Tribunale, quale datore di lavoro e responsabile della sicurezza dei lavoratori, tutte le disposizioni normative del Ministero della Salute ed in particolare del Dpcm del 26 aprile scorso e della circolare del Capo del Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria del 12 giugno”. Il sindacalista specifica che gli uffici sono sprovvisti di dispositivi di sicurezza, che non sono garantiti né il distanziamento né una gestione di percorsi dell’utente, che non vi sono rilevatori di temperatura e che, a quanto a lui risulta, dall’insorgere dell’epidemia è stata effettuata una sola sanificazione dei locali. “Con ordine di servizio del Presidente del Tribunale – aggiunge Leomazzi – sono dovuti rientrare in servizio lavoratori rientranti tra le categorie “fragili e/o ipersuscettibili” dichiarati tali dal medico del lavoro, con il parere contrario dello stesso, con grave pregiudizio per la salute degli stessi dipendenti”. Dichiarando di aver già esposto tale situazione in una riunione tecnica relativa alla riapertura degli uffici giudiziari, tenutasi il 15 giugno con i capi dell’Ufficio Giudiziario del capoluogo, il Presidente del Tribunale di Latina e i Presidenti di Sezione Civile e Penale, alla presenza anche del commissario dell’Ordine degli avvocati di Latina, il sindacalista preannuncia l’esposto: “Ogni ritardo, omissione di immediata messa in sicurezza degli uffici, comporta responsabilità in capo ai datori di lavoro, la tutela della salute dei lavoratori è una priorità improcrastinabile”. In base alle disposizioni date dai vertici del Tribunale, infine, ogni giudice di pace non dovrebbe trattare più di venti fascicoli per ogni udienza, mentre sono state fissate udienze con 63 o 48 cause.
01/07/2020