“Tali cedole consentirebbero alle famiglie di ordinare e ritirare senza alcun costo, i libri delle elementari per il nuovo anno scolastico. Dell’iniziativa sono stati informati anche il sindaco e l’assessore alla Pubblica istruzione”, si legge nella nota. Eppure pochissime scuole hanno risposto. “Le segreterie di alcuni Istituti avevano già reso nota, nei giorni scorsi, alle famiglie, la decisione di consegnare tali cedole a settembre, consigliando loro di provvedere personalmente all’acquisto dei libri, per poi farsi rimborsare dal libraio l’importo pagato, a cedola acquisita. Nessun Istituto, però, si è accertato prima della disponibilità delle cartolibrerie a tale prassi che, in realtà, crea seri problemi alle cartolibrerie stesse. Ritirando le cedole a settembre (e restituiti i soldi ai genitori), infatti, si allungherebbero i tempi, per loro, fino a novembre/dicembre, per poter rientrare della spesa sostenuta già da giugno, per il rifornimento dei libri scolastici”.
Tale ritardo creerebbe alle cartolibrerie “grosse difficoltà nel pagare, a settembre, i fornitori, in un momento in cui, con il lockdown e la conseguente chiusura delle scuole, il danno economico già subito mette a rischio la sopravvivenza stessa di alcune di loro”, spiegano ancora i titolari delle cartolibrerie di Aprilia. “Inoltre, già molti genitori, in difficoltà economiche per la recente pandemia (c’è chi ha perso il lavoro, altri sono in cassa integrazione…) e non potendo/volendo anticipare la spesa, hanno manifestato l’intenzione di ordinare i libri direttamente a settembre e solo dopo la consegna delle cedole da parte delle scuole. Tutto ciò aumenta a dismisura le probabilità di creare, a settembre, assembramenti, davanti alle cartolibrerie. Considerato che, per le normative anti-Covid, è consentito l’ingresso, nei piccoli negozi, a solo una/due persone per volta, la situazione potrebbe diventare ingestibile con l’apertura delle scuole”.
I ritardi nella consegna dei libri e le conseguenze sulla didattica, insomma, saranno inevitabili. “Ma da nessun Istituto scolastico, finora – con eccezione per la Scuola Giovanni Pascoli e la Arturo Toscanini che hanno già iniziato a distribuire le cedole – ci sono stati riscontri di alcun tipo. Dagli Istituti Comprensivi Matteotti, Garibaldi, Gramsci e Zona Leda nemmeno una risposta di cortesia”, precisano le cartolibrerie.
“Comprendiamo le difficoltà in cui si trovano ad operare le Segreterie degli Istituti in questo momento ma auspichiamo che le Istituzioni, compresa la gravità della situazione attuale, non demandino ai privati cittadini la gestione della questione libri scolastici ma si attivino in prima persona x fornire una soluzione (le Cedole Librarie, appunto) che è già nelle loro mani e che risponde sia alle esigenze delle famiglie che a quelle delle attività commerciali in questione”.