“Al momento dell’esecuzione dei lavori (2019) – si legge nella risposta inviata dal sindaco – l’Ufficio tecnico ha effettuato una ricerca di mercato per acquistare le attrezzature occorrenti e il costo della fornitura del semaforo a chiamata si è dimostrato raddoppiato rispetto alla previsione di progetto (20.000 euro a fronte di 10.000 previsti). L’Ufficio ha quindi valutato di procedere realizzando in quella fase solamente la predisposizione (canalizzazioni). Attualmente l’Ente sta valutando l’acquisto del semaforo a chiamata per procedere all’installazione”. Ecco perché quel semaforo, atteso dai residenti che con la zona 30 speravano di vedere incrementata la sicurezza dei pedoni, per ora non si vedrà.
Di quanto previsto nel progetto esecutivo, a Roma 2, manca anche uno dei due limitatori di altezza metallici da installare nel controviale di via Fiorucci che dovevano impedire il passaggio dei mezzi pesanti. “È stato valutato, in corso d’opera – scrive il sindaco – di eliminare quello in corrispondenza del giardino pubblico poiché non avrebbe consentito il passaggio dei mezzi di rifornimento destinati al residence. Il portale previsto in corrispondenza dell’isola spartitraffico fra entrata e uscita carrabile del residence è stato invece installato più avanti, verso via dei Castelli Romani, per impedire il transito e la sosta di mezzi pesanti in prossimità della scuola”. Ma il primo cittadino assicura che i fondi del semaforo mancante e dell’altro portale non sono andati persi: “sono stati impiegati per incrementare le superfici di pavimentazioni bituminose, i cigli per marciapiedi, il getto di conglomerati cementizi e la segnaletica stradale”.
Nessuna traccia anche dell’attraversamento pedonale rialzato, che in base al progetto preliminare avrebbe dovuto essere realizzato di fronte alla scuola media (“per mettere in sicurezza e facilitare l’attraversamento pedonale e per indurre comportamenti adatti all’ambito attraversato da parte degli automobilisti”, si legge nella relazione illustrativa del 2017): è stato infatti depennato e sostituito dalle classiche strisce pedonali a raso. Ma il comitato di quartiere non poteva saperlo, dato che sul sito internet del Comune non è stato pubblicato il progetto finale ma solo quello preliminare, che come abbiamo visto prevedeva una serie di interventi poi eliminati (aggiornamento del 26 giugno 2020: poche ore dopo la pubblicazione di questo articolo, nella sezione “Zone 30” del sito del Comune di Pomezia sono comparse anche le tavole del progetto definitivo relativo a Santa Palomba, ed è stata modificata la descrizione dell’intervento, ndr)
Nel frattempo, su via Fiorucci i Tir e le automobili continuano a sfrecciare notte e giorno, rallentati soltanto dalle buche sull’asfalto, in attesa che il Comune trovi finalmente quei 10mila euro che mancavano per installare almeno un semaforo.