«Evidentemente ci sono dei colleghi consiglieri che spaziano da dissertazioni culinarie ad analisi di voto e politologiche con una facilità e una superficialità che tra l’altro li contraddistingue da sempre». Questa la frase del consigliere di Latina Bene Comune Francesco Giri pronunciata durante l’ultimo consiglio comunale di Latina, pubblicato in differita sulla pagina Facebook. Il riferimento è al consigliere ex Lbc, ora gruppo misto, Salvatore Antoci che poco prima aveva espresso il suo parere politico sui quattro anni di amministrazione Coletta. La frase non è andata giù ad Antoci per il riferimento a questioni di vita privata, come la cucina che spesso ama condividere sul suo profilo social, che a suo avviso non dovrebbero essere tirate in ballo durante un’assise pubblica.
ANTOCI: LA CUCINA È UN MIO FATTO PERSONALE
«Se Giri non apprezza la mia cucina è legittimato, per carità – ha commentato Antoci -. Rintengo altamente inopportuno che lo venga a dire pubblicamente in Consiglio comunale. La mia cucina è un mio fatto personale. Afferisce alla mia persona, alle mie abitudini che non hanno niente a che fare con il Salvatore Antoci politico». Per Antoci non è la prima volta che accade una simile situazione: sarebbe già successo quando ha fatto presente in una commissione consiliare di 13 accessi agli atti rimasti senza risposta e avrebbe ottenuto come reazione di pensare a non fare i video mentre guida. «Ci tengo a stigmatizzare la denigrazione subita – ha commentato al termine del consiglio Antoci -, perché quello che è successo oggi è il primo passo verso la creazione di muri, verso il razzismo, verso l’odio per chi hai idee diverse, un aspetto diverso, il colore della pelle diverso, tendenze sessuali diverse, un credo religioso diverso etc. etc. Mi aspetto che le persone per bene di LBC prendano le distanze dal vergognoso intervento che ha messo in piazza (in consiglio comunale) aspetti intimi e privati della mia vita che nulla hanno a che fare con la mia azione politica e affermino pubblicamente il valore del rispetto e della tolleranza».
SOLIDARIETA’ DAI COLLEGHI CONSIGLIERI
Ad Antoci sono arrivati messaggi di solidarietà. Tra questi quello di Nicoletta Zuliani, del Pd. «Voglio esprimere pubblicamente la mia solidarietà al Consigliere Salvatore Antoci per le parole che gli sono state rivolte, senza mai nominarlo, in Consiglio. Non è la prima volta che lui sia il target di frasi denigratorie che nulla hanno a che fare con la politica perché ciò che siamo nella nostra sfera familiare e privata è altro da ciò che rappresentiamo in Consiglio Comunale. Non è buona politica confondere il piano personale con il piano politico. Un attacco politico, che può essere aspro e duro, si riferisce a scelte politiche, indirizzi, esprime valutazioni su risultati, approcci e metodi. Quando si tirano in ballo aspetti della vita privata o caratteristiche fisiche o del carattere che poi vengono usate per sminuire la persona con la speranza di diminuire il valore delle sue parole o delle sue valutazioni, questa non è politica. Salvatore è una persona onestissima, che prende molto sul serio tutto quello che fa. E’ puntiglioso, rigoroso e sempre bene informato. Ha il pallino della legalità e rappresenta 190 persone. Nel suo lavoro di consigliere porta avanti le istanze e incarna lo stile dei suoi elettori che vanno tutti rispettati in lui che li rappresenta. Chi lo ha votato vuole che lui sia esattamente così, ed è una vera sfida quella di tenere insieme tante persone diverse ma tutte accomunate dal desiderio di far diventare la propria città una città migliore: la vera sfida della buona politica».