Giorgia Meloni si sfila, almeno così sostiene, Virginia Raggi finge di tentennare ma è pronta, Pd e destra ancora a caccia di candidati. A un anno dalla fine del mandato della Raggi i partiti cercano nomi forti da proporre a sindaco di Roma. Il centrodestra che da mesi cerca, senza riuscirci, di individuare una figura capace di mettere d’accordo le anime della coalizione (FI, FdI e Lega), ha appena incassato il mancato interessamento della leader di FdI: ”Il Campidoglio? Per i prossimi mesi no”, ha tagliato la Meloni. Il Pd intanto si crogiola nell’unica certezza: non sostenere l’eventuale ricandidatura della sindaca uscente ma lanciare una grande coalizione che guardi a sinistra. Una coalizione che però necessita di un asso, di un traino, finora non concordato.
IL CARROCCIO VUOLE LA GUIDA DI ROMA
Forte della scalata nella Capitale – alle europee (la Lega è stato primo partito del centrodestra e secondo dopo il Pd, incassando il 25,8%) il Carroccio ha premuto per mesi rivendicando la guida della città. Ma nelle ultime settimane, di fronte alla crescita nei sondaggi di Fratelli d’Italia, partito che ha la sua roccaforte a Roma, nella Lega si era rifatta strada l’ipotesi di cedere la candidatura a Giorgia Meloni. Ma la Meloni, che nelle ultime amministrative ha perso la sfida con la Raggi, tra un anno si vede altrove. Tipo: ”Essere al governo e restarci”. La ricerca di un candidato per il centrodestra allora si è spostata su un profilo civico che possa mettere tutti d’accordo. E l’ultimo rumors si è fermato sull’eclettico Claudio Lotito, il patron della Lazio. Tanto più che finora sono stati declinati più inviti informali a candidarsi, come quello fatto alla senatrice del Carroccio ed ex ministra Giulia Bongiorno, al direttore artistico dell’Eliseo Luca Barbareschi, ma anche – si vocifera – allo stesso Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e uomo forte di FdI a Roma.
A SINISTRA: LETTA, GENTILONI E SASSOLI
Escluso il sostegno a un Raggi bis, anche il Pd è in cerca di un candidato. È circolato di nuovo il nome del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, un big che ha dalla sua anche una popolarità testata nelle urne, dopo la conquista (scontata) a marzo del seggio di Roma centro alla Camera lasciato libero dall’attuale commissario europeo Paolo Gentiloni (altro nome gettonato). Ma nell’entourage del partito circolano anche i nomi di Enrico Letta, ex premier e marito della ex capo cronaca di Roma del Corriere della sera Gianna Fregonara, ma anche del gionalista e presidente dell’Europarlamento David Sassoli. Senza escludere il leader di Azione ed ex ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda. Mentre a livello locale si affaccia l’ipotesi della popolare presidente del primo Municipio Sabrina Alfonsi o del capogruppo Pd in Campidoglio Giulio Pelonzi.
RAGGI A PROVA DI BIS
Tra i 5S la decisione sembra scontata, a parte qualche posizione discordante. La sindaca Virginia Raggi ufficialmente temporeggia, ma è pronta a ricandidarsi. Aspetta il via libera del Movimento visto che il vincolo dei due mandati non è stato ancora fatto cadere. Altrimenti dovrà optare per una lista civica. Spettatrici interessate sono le due ”nemiche” grilline. Da una parte Monica Lozzi, pronta a candicarsi sindaca. Dall’altra Roberta Lombardi, capogruppo 5S alla Regione in attesa delle mosse del Pd.