«Potremmo anche pensare di scegliere un software diverso, se il sito di Roma non dovesse rivelarsi adeguato o se non venisse usato da tutti i Comuni del nostro litorale. A quel punto sarebbe inutile», rivela il sindaco Mario Savarese, alla guida del Comune di Ardea. Sulle spiagge libere ardeatine vige al momento la regola del distanziamento di 4 metri tra gli ombrelloni e di 1,5 metri tra sdraio, teli e lettini, il cui rispetto è affidato al buonsenso della popolazione e ai controlli da parte delle forze dell’ordine. «La nostra volontà – afferma Savarese – è quella di adottare in questa stagione estiva un sistema informatico per tenere sotto controllo l’afflusso di bagnanti. Serve a chi va al mare per scegliere la spiaggia e non trovarsi di fronte a un affollamento eccessivo, ed è utile alla polizia locale per monitorare la situazione».
Anche il sindaco di Pomezia conferma che l’orientamento è quello di uniformare il sistema su tutta la costa della provincia romana, da Ostia fino a Nettuno, passando per Torvaianica. Ma non è detto che venga scelto il sito Seapass, già in uso nel Municipio X di Roma, l’unico che affaccia sul mare. «Potrebbe essere quello già in uso sulle spiagge di Roma», precisa il sindaco grillino Adriano Zuccalà, che però aggiunge: «Stiamo lavorando per verificare se il sistema è adattabile alle nostre spiagge». A Torvaianica in questi giorni sono stati installati dei paletti di riferimento sulle spiagge libere, che servono a indicare ai bagnanti dove è possibile posizionare ombrelloni e lettini, nel rispetto delle norme di distanziamento (5 metri tra gli ombrelloni; 1,5 tra teli, sdraio e lettini).
In questi primi giorni della stagione balneare, complice anche il meteo incerto, non si sono verificate situazioni di affollamento, ma avvicinandoci ai mesi più caldi dell’estate sarà necessario aiutare chi sceglie le nostre spiagge a trovare velocemente un posto libero al mare. Oltre ai consueti rallentamenti dovuti al traffico e alla ricerca del parcheggio, è bene che non si aggiunga anche il disagio di essere respinti dagli steward all’ingresso alla spiaggia, perché già troppo affollata.