I giudici, “considerato che l’esecuzione dei provvedimenti impugnati in primo grado comporta la chiusura dello stabilimento balneare dell’appellante, con danno irreparabile anche per l’imminenza del periodo estivo”, ha ritenuto che vi sia “urgenza e indifferibilità” nel sospenderli. La discussione approfondita della vicenda è rimandata a fine luglio, ma nel frattempo lo stabilimento di Torvaianica potrà riprendere ad accogliere i clienti.
Il Tar, in primo grado, aveva rigettato il ricorso della Perla Nera, di cui era stata dichiarata decaduta la concessione nel marzo scorso perché ritenuta morosa per circa 400mila euro di canoni demaniali non pagati per un periodo di 12 anni consecutivi. Nei confronti della società, si legge nella sentenza del Tar, hanno pesato anche la realizzazione abusiva di un bar sulla spiaggia e l’occupazione di 106 mq di spazio demaniale usato come parcheggio. Il Comune di Pomezia aveva rifiutato la richiesta di condono per le opere abusive, ordinando invece la demolizione di alcune strutture. Anche in questo caso La Perla Nera aveva fatto ricorso, vedendoselo rigettato dal Tribunale Amministrativo Regionale.
Ora il Consiglio di Stato ha inaspettatamente riaperto la vicenda, con una decisione che potrebbe fare da apripista per gli altri stabilimenti di Torvaianica a cui è stata imposta la chiusura.