È partita la fase 2. Tra i provvedimenti la delibera sull’ampliamento dei tavolini all’aperto. Cosa prevede e con che tempistiche?
“La nostra delibera è immediatamente esecutiva già dal 25 maggio scorso: più spazio subito per i dehors di bar e ristoranti, a compensazione della riduzione delle superfici interne per garantire il distanziamento sociale. Sul sito del portale istituzionale, nelle pagine del Dipartimento Attività Produttive alla sezione “SUAP”, sono online i moduli per comunicare l’estensione dell’occupazione di suolo pubblico fino a un massimo del 35% dell’area esterna già in concessione. Quanti invece non siano già titolari di OSP, possono chiedere di occupare una superficie pari al 35% di quella interna adibita alla somministrazione. La cosa importante da sapere è che, appena inoltrata la comunicazione, l’esercente può immediatamente occupare, quindi zero burocrazia e tempi d’attesa annullati. Il tutto, semplicemente rispettando gli 11 criteri minimi relativi alle casistiche previste”.
I Mercati rionali. Cosa avete previsto per rilanciarli in questo periodo delicato e complicato?
“In questo periodo i mercati rionali hanno rivestito un doppio ruolo, importantissimo per la cittadinanza. Da una parte hanno garantito l’approvvigionamento alimentare, dall’altra hanno continuato a essere un punto di riferimento per la collettività. In questi giorni ne ho visitato più di uno insieme ai responsabili del Centro Agroalimentare di Roma, nostra partecipata che li supporta con molte iniziative. Siamo stati al Nuovo Val Melaina per la distribuzione – da parte del CAR – di kit contenenti dispositivi per lavorare in sicurezza e la sponsorizzazione di distanziometri per evitare gli assembramenti. In questo periodo di crisi, gli operatori hanno dimostrato non solo impegno e coraggio, ma anche flessibilità, ad esempio organizzandosi con le consegne a domicilio. Per aiutarli nelle vendite, stiamo selezionando un’applicazione e-commerce che fungerà da vetrina online per tutti i nostri piccoli commercianti: spesa da casa con un click e possibilità di recapito dei prodotti. Una bella spinta per potenziare gli acquisti e decongestionare le file a banchi e negozi”.
Continua il botta e risposta con gli ambulanti per la questione delocalizzazione?
“Nessun botta e risposta sulle delocalizzazioni: con il ritorno alla normalità, riprenderà poi l’attività fisiologica di riordino del commercio su area pubblica, in linea con le indicazioni politiche di questa maggioranza: zone idonee alla vendita in strada, individuate rispetto ai criteri di pubblica sicurezza e decoro cittadino. Gli spostamenti sono utili per tutti, soprattutto per quegli operatori che hanno lavorato sinora, ad esempio, in prossimità di incroci stradali pericolosi o in punti congestionati dal traffico”.
In termini di aiuti e fondi al commercio, o sgravi sulle imposte comunali, il Comune di Roma ha previsto qualcosa?
“Va detto che il Comune non ha fondi da destinare a bandi di finanziamento, questa è prerogativa regionale. Noi lavoriamo sicuramente alla detassazione e agli sgravi fiscali. Per bar e ristoranti abbiamo stoppato il Canone di Occupazione del Suolo Pubblico per tutto il 2020, mentre per gli altri stiamo lavorando allo storno COSAP e allo slittamento di altro tipo di tassazioni, mentre portiamo avanti i colloqui con il Governo per le relative coperture necessarie a scontare le utenze non domestiche”.
Che previsione di calo si profila per questa estate? Quale ricetta per rilanciarla?
“Se analizziamo il tasso d’internazionalizzazione dei turisti a Roma nel mese di agosto 2019, l’82% dei visitatori era costituito da stranieri. Purtroppo, al momento, difficilmente riusciremo a rivedere questi numeri. E’ probabile che i flussi turistici su Roma ad agosto subiscano una perdita del 60-70% in termini di presenze. Per riscattarci da questo quadro così negativo, stiamo elaborando un piano di comunicazione per ripristinare quanto più velocemente possibile i flussi dall’estero, contiamo di farlo già nell’ultimo trimestre dell’anno in corso. A questo scopo stiamo lavorando a un marchio di “sicurezza sanitaria”, che dia la sensazione di una “vacanza romana sicura” in fatto di strutture ricettive, locali e trasporti. Adesso e per l’immediato futuro, pur sapendo che il target di visitatori italiani per la Capitale rappresenta la percentuale meno consistente, ci concentriamo su un turismo di prossimità. L’assessore alla Crescita Culturale Luca Bergamo sta organizzando “l’Estate Romana”, articolata in una serie di eventi in spazi aperti per avvicinare persone anche delle regioni confinanti, che possono venire a trascorrere del tempo qui a Roma. Può essere una bella occasione per i nostri connazionali di conoscere con più calma le meraviglie della Capitale”.