Il viavai all’interno della stazione è ripreso, certo non ancora con i numeri pre-emergenza, e all’interno della stazione Termini tutto si muove con regole ben precise. La voce elettronica ricorda di «rispettare il distanziamento sociale, usare i percorsi individuati e seguire la segnaletica». I passeggeri in partenza e in arrivo infatti, vengono incanalati in corsie ben definite e separate. Sono stati installati i dispenser di gel igienizzante e cartelli ricordano ovunque le regole di comportamento da tenere per limitare il contagio. Solo un paio sono i varchi, da cui si possono lasciare i binari per raggiungere piazza dei Cinquecento. Unico invece il varco di accesso alla zona binari. Qui è in funzione il termoscanner che controlla la temperatura a tutti i passeggeri: a Roma, come nelle altre stazioni, la febbre è misurata quando si va a prendere il treno («In modo da non fare salire un passeggero che ha una temperatura oltre i limiti», fanno sapere da Fs). Il controllo, al momento, non viene ripetuto invece all’arrivo nella stazione di destinazione. Ma su questo potrebbero anche esserci novità nelle prossime ore.
«Se tutte le stazioni controllano la temperatura in partenza non c’è comunque problema», commenta un passeggero. A verificare di persona la ripresa del traffico ferroviario, questa mattina a Termini, anche la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli che ha effettuato un sopralluogo alle 8.30 circa. «Erano tre mesi che aspettavo di prendere questo treno per Trento. Non sono preoccupato, andrà tutto bene», racconta un signore di circa 60 anni, mentre attende con la moglie di salire a bordo del suo convoglio. Gli animi, quelli dei passeggeri, sembrano tornati rilassati. Tutti indossano le mascherine e la sensazione per molti non è la paura, ma la felicità per una routine parzialmente ritrovata. «Per fortuna tutto sta tornando alla normalità», commenta un 30enne pendolare dalla Campania.