“Ardea è una città antichissima universalmente nota grazie al poeta Virgilio che, duemila anni fa, raccontò nell’Eneide un mito locale conosciuto nel mondo come il mito delle origini latine di Roma. La plurimillenaria storia di Ardea, la città dei Rutuli, è testimoniata da numerose aree archeologiche alcune delle quali negli ultimi 30 anni, dopo lunghe lotte e manifestazioni dei cittadini, sono state finalmente vincolate, scavate, recintate e restaurate con finanziamenti pubblici (circa 10 milioni di euro) dello Stato, della Regione e del Comune per essere “valorizzate ed aperte al pubblico” con numerose inaugurazioni di siti, monumenti e museo definitivamente chiusi il giorno dopo. Se questo straordinario patrimonio archeologico di Ardea fosse effettivamente valorizzato rendendolo accessibile ai cittadini e ai turisti, si potrebbe dare un importante contributo alla risoluzione di gravi problemi locali come il lavoro e lo sviluppo sociale del nostro territorio”.
Oggi queste aree sono “ nell’abbandono, nel degrado e nell’incuria più totale” e sarebbero destinate, ogni estate, a prendere fuoco se non ci fossero i cittadini a vigilare e a denunciare questi misfatti contro tutto quello che rappresenta la nostra storia, la nostra cultura e i diritti fondamentali di una comunità”.
“Chiediamo, come cittadini un intervento nell’interesse generale per l’attuazione della specifica normativa statale e regionale che prevede la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico anche per evitare che tanto denaro pubblico sia stato speso inutilmente. Chiediamo l’individuazione delle complicità e delle responsabilità che nel passato e nel presente hanno consentito e consentono, nel disprezzo di ogni legge, la distruzione del nostro patrimonio archeologico e culturale.