AGGIORNAMENTI – Le sei ordinanze di custodia cautelare in carcere sono per soggetti a vario titolo indagati per avere in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e per avere detenuto e ceduto a terzi cocaina. Uno di loro, invece, è indagato perché fabbricando e portando in luogo pubblico materiale esplosivo ha danneggiato, facendola esplodere con un ordigno rudimentale, la Lancia Y di uno degli arrestati. Le indagini dirette dalla Procura di Latina, presero spunto dall’atto intimidatorio, subito da quest’ultimo la sera del 14 marzo 2019, quando la vittima aveva escluso di avere sospetti su qualcuno, non avendo alcuna controversia né pendenze economiche o personali in atto.
La totale assenza di elementi o cenni a quanto avvenuto durò fino allo scorso 3 giugno 2019. Quella sera, un altro degli arrestati si è presentato in Questura, a bordo della propria autovettura, crivellata da diversi da colpi di arma da fuoco, riferendo di essere rimasto, poco prima, vittima di un agguato da parte del compagno della propria ex convivente.
Quest’ultimo veniva rintracciato e tratto in arresto da personale di questa Squadra Mobile, a seguito le testimonianze raccolte secondo le quali, a bordo di un ciclomotore, si era accostato alla vettura della vittima, esplodendo al suo indirizzo almeno 4 colpi d’arma da fuoco che, sebbene sparati ad altezza uomo, avevano danneggiato la fiancata dell’auto, mandando in frantumi il lunotto posteriore, ma senza attingere fortunatamente il conducente.
Veniva poi accertato che la vittima, durante un successivo inseguimento, aveva speronato con la propria autovettura l’arrestato, il quale, subito dopo, era fuggito con il suo ciclomotore, senza richiedere alcun soccorso.
A seguito di tale episodio e all’attività di indagine parallelamente intrapresa, anche tramite l’ausilio di servizi di intercettazione, C.G. è stato individuato quale mandante comune dei due episodi di intimidazione: mosso dal risentimento e rancore, avrebbe ordito la propria vendetta iniziato a molestare con messaggi e telefonate l’attuale compagna della vittima ed ex convivente con il solo fine di rovinare il rapporto della donna.
In tale contesto, le indagini hanno ricostruito un collaudato sistema di spaccio di cocaina facendo emergere in particolare il ruolo di D.G.N., il quale provvedeva al taglio ed al confezionamento della sostanza assieme ad altri tre, che erano invece soggetti prevalentemente dediti alla cessione al dettaglio dello stupefacente e alla custodia presso un garage. Uno di loro provvedeva a rifornire la piazza di spaccio di Cisterna di Latina.
Fondamentali, oltre alle indagini di natura tecnica, i riscontri pervenuti grazie ai sequestri di droga e alle dichiarazioni degli assuntori raccolte nel corso delle investigazioni. Gli assuntori, alcuni dei quali giovanissimi, si rifornivano senza soluzione di continuità, pagando per una singola dose fino a 100 euro.
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A seguito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Latina e condotte dalla Questura di Latina, è in corso un’operazione anticrimine della Polizia di Stato, tesa all’esecuzione di 6 misure di custodia cautelare in carcere per traffico di droga e detenzione di materiale esplodente. L’indagine iniziata tra i mesi maggio e giugno dello scorso anno, oltre a ricostruire una fiorente ed importante attività di spaccio a Latina, fa luce su una serie di atti intimidatori che nell’ambito di un vero e proprio regolamento di conti ha determinato la deflagrazione di più vetture in pieno centro città. Sono in corso perquisizioni da parte di personale della Squadra Mobile, del Commissariato di Cisterna di Latina, con il supporto del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, del Reparto Prevenzione Crimine di Roma oltre che cinofili antidroga e anti esplosivo.