La nuova proroga della scadenza del termine per la manifestazione di interesse del bando internazionale C40 Reinventing Cities, farà slittare a luglio anche il progetto relativo al recupero degli spazi della stazione Tuscolana. La variante al piano regolatore per la trasformazione urbanistica dell’area fu approvata dall’Assemblea Capitolina a fine febbraio ma, considerata la bocciatura per la sua immediata eseguibilità, sarà appunto oggetto del concorso destinato ai progetti di rigenerazione urbana all’insegna della sostenibilità ambientale. Un processo open source, pensato per diventare veicolo in diverse città del mondo della creazione di ambienti urbani privi di emissioni di carbonio, resilienti e sostenibili.
La variante – “Il nodo della stazione Tuscolana – aveva spiegato a Febbraio quando fu approvata la delibera l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori – è una parte importante del sistema di ridefinizione delle aree ferroviarie dismesse all’interno della città”. Parliamo della rigenerazione urbana di un’area già infrastrutturata e ricca di servizi in cui collocare nuovi interventi per riqualificare e restituire ai cittadini spazi chiusi o inquinati, come sono le aree intorno alla stazione, per realizzare una parte di un importante sistema strategico per la città. Il tutto all’interno di una visione di sistema delle stazioni dell’anello ferroviario come porte di accesso alla città e nuovi spazi pubblici di scambio tra diversi modi di spostarsi. “La variante approvata in Aula lo scorso Febbraio – ha aggiunto Montuori – prevede la ridefinizione e riconfigurazione del perimetro dell’ambito di valorizzazione in modo da avere uno strumento attuativo utile per l’attività di progettazione oggetto del concorso internazionale Reinventing Cities a cui la Capitale sta partecipando. E’ una variante che non interviene sulle potenzialità edificatorie ma guarda alle funzioni di cui ha bisogno oggi la città ridefinendo gli strumenti di attuazione per adeguarli alla situazione attuale. Nello stesso ambito è in realizzazione il nodo di scambio del Pigneto e stiamo lavorando con RFI alla nuova stazione di piazza Zama. In questo modo la visione complessiva si attua per parti integrate”. “Un passaggio importante – ha chiosato Luca Montuori – perché il Prg definiva gli ambiti strategici come strumenti che riconoscevano le caratteristiche formali di Roma: tra questi il Parco dell’Appia, l’Anello Ferroviario, le Mura Aureliane, il Tevere devono essere gestiti con strumenti di qualità che guardino agli spazi fisici della città e alla sua forma, non all’astrazione di numeri”.
I nuovi step del concorso Reinventing Cities – A seguito delle disposizioni dei recenti decreti governativi, il termine ultimo per la presentazione delle proposte riguardanti i cinque siti coinvolti nel progetto Reinventing Cities (oltre a quello delle aree dismesse della stazione Tuscolana figurano l’ex Mira Lanza, l’ex Filanda, l’ ex mercato di Torre Spaccata e l’ex istituto Vertunni) inizialmente spostato al 5 giugno rispetto all’iniziale 20 maggio, è stato ulteriormente prorogato al 6 luglio 2020. “Inoltre – fanno sapere dal Comune di Roma – considerata l’importanza della situazione attuale e nell’ottica di favorire la semplificazione dei processi propedeutici alla presentazione delle proposte e garantire la massima partecipazione, nella fase di manifestazione di interesse vengono previste delle novità tra i requisiti sulla formazione dei raggruppamenti per la presentazione delle proposte rimandando l’obbligo della presenza di un finanziatore alla fase successiva della gara”.