I timori dei pendolari – Obbligatoria la mascherina su tutti i mezzi di trasporto nella Fase 2, secondo l’ordinanza della Regione Lazio, così come i dispenser con gel igienizzante, che dovrebbero essere installati nelle stazioni e sui mezzi a lunga percorrenza. Previsti ingressi contingentati anche sui vagoni e il distanziamento tramite affissioni di marker sui posti a sedere che non possono essere occupati per mantenere appunto la distanza di sicurezza. “Purtroppo c’è gente che non ha rispetto e si toglie la mascherina quando parla al telefono, lunedi sul treno c’erano tre ragazzi senza mascherina. Ieri a Saxa Rubra girava un controllore con la mascherina in testa come se fosse un berretto .- scrive una pendolare, Veronica, in un post sulla pagina Facebook del Comitato Pendolari Roma Nord – Tutti dobbiamo considerarci malati, tutti potremmo essere infettivi: quando usciamo, tutti dovremmo portare le mascherine. Io non voglio trovarmi nella lista dei morti per colpa dell’irresponsabilità degli altri”. Dal 4 al 18 maggio gli assembramenti sono stati scongiurati, poiché a viaggiare sulla Roma Nord è stato circa il 35% degli utenti rispetto a febbraio/marzo e le corse urbane sono state l’85% mentre le extraurbane sono state dimezzate rispetto all’orario di settembre 2019: “Viterbo è isolata dalle 18.21, in cui passa l’ultimo treno: non si possono isolare 200 mila persone. Perciò ormai tutti vanno con l’auto a Montebello a prendere l’urbano che è molto più frequente. Ma la stazione è piccola, la banchina per via del distanziamento potrebbe ospitare non più di 200 persone, mentre il parcheggio era già largamente insufficiente prima, figuriamoci adesso. – denuncia Fabrizio Bonanni, presidente del Comitato Pendolari Roma Nord – Non si può fare un piano di mobilità in Fase 2 che tagli circa 200 mila persone tra Sacrofano e Viterbo, non è ammissibile. La mattina sulla Via Flaminia ci sono le code di auto già adesso, anche in parte per lavori dentro il GRA”.
I dubbi sul rispetto dell’ordinanza Regionale – I mezzi di trasporto, secondo l’ordinanza, dovrebbero essere disinfettati ed igienizzati quotidianamente, con sanificazione periodica. “La sanificazione dei treni dovrebbe essere giornaliera e prima di iniziare il servizio, ma su questo non ci sono dati e fonti certe. L’igienizzazione più volte al giorno non credo venga fatta, che io sappia. Non ci sembra di aver visto dispenser in stazione o sui treni. I contingentamenti vengono fatti dal personale Atac, in stazione, ma non sono regolari. – dichiara Fabrizio Bonanni – Molti utenti non indossano la mascherina obbligatoria o quando parlano o sono al telefono se la spostano dalla bocca e controlli di questo tipo non se ne vedono né in stazione né a bordo treno. Alcuni pendolari infastiditi e preoccupati da questi comportamenti hanno chiamato il capotreno che ha poi ribadito a questi l’uso obbligatorio della mascherina, ma nulla di più. Durante la scorse settimane ha viaggiato poca gente, stimata in circa il 30% del totale viaggiante pre-Covid19, ma forse comincia ad aumentare il flusso con le attività che piano piano riaprono”. Intanto sui social girano le foto della stazione Flaminio tirata a lucido con i convogli puntuali e lindi, tra l’incredulità di qualche commentatore e il timore che, per il rispetto della distanza di sicurezza, molti utenti non potranno salire sui treni e perderanno le coincidenze. Laura Candeloro