Un quartiere di ventimila persone dimenticato dalle istituzioni. Così il Comitato di Quartiere Casal Bertone denuncia lo stato di abbandono del proprio territorio, disseminato di cantieri aperti e successivamente interrotti.
Il lungo calvario del mercato coperto – In primo piano un’importante opera di compensazione a via Pollio, stabilita da un accordo di programma del 2005 tra la società Cam srl e il Comune di Roma, che prevedeva, tra le altre cose, la realizzazione di un mercato coperto. “Dal 2008 ad oggi è stato costruito lo scheletro del mercato che costituisce circa l’ottanta per cento dell’intera struttura- spiega Dario Antonini, Presidente del CdQ- i lavori però sono fermi perché se i fondi non vengono stanziati e non viene organizzata la musealizzazione dell’area sottostante, il mercato non può essere aperto”. Da circa quattro anni i lavori sono stati interrotti e la struttura non ha mai beneficiato di interventi di manutenzione. “Il perimetro esterno, esposto alle piogge e ai vari agenti atmosferici, si sta deteriorando visibilmente e rischia di rovinarsi del tutto” ha aggiunto il Presidente del Comitato.
I reperti archeologici rinvenuti – I lavori si sono bloccati a seguito del ritrovamento di importanti reperti archeologici risalenti a II secolo a.C. e di un tratto dell’antica via Collatina, in perfetto stato di conservazione. Al fine di preservare l’area, di notevole interesse storico ed archeologico, e di garantire, al contempo, la continuazione dei lavori per il completamento del mercato, il parcheggio sotterraneo è stato spostato al livello strada, consentendo quindi ingressi separati. “I lavori per la realizzazione del mercato sono stati interrotti in attesa di un accordo tra Comune e Sovrintendenza fondamentalmente per questioni economiche- aggiungono dal Comitato- non stiamo parlando di cifre esorbitanti ma di qualche centinaia di migliaia di euro per gestire l’area museale che all’interno di un quartiere periferico e per tutta la città di Roma ha una grandissima importanza: potrebbe essere inserita nei percorsi museali capitolini”. L’ultima assemblea pubblica, che ha visto la partecipazione della Presidente uscente del IV Municipio Roberta Della Casa, risale a settembre 2016. Nel corso dell’incontro i cittadini ascoltarono fiduciosi le promesse riguardanti il compimento di varie opere pubbliche a Casal Bertone, tra cui il mercato di via Pollio. Ma ad oggi vige ancora l’immobilismo.
Le mobilitazioni dei cittadini – Quattro anni di mobilitazioni, biciclettate, incontri pubblici, raccolta firme da parte dei residenti e del Comitato hanno mantenuta accesa l’attenzione sul mercato e le altre opere rimaste incompiute, cercando di sollecitare una risposta e la ripresa dei lavori. L’ultimo incontro istituzionale sull’intera area si è tenuto alla vigilia del lockdown. Il 2 marzo scorso la Presidente della Commissione cultura Eleonora Guadagno, al termine dell’incontro con la Commissione, ha dichiarato di puntare “alla valorizzazione e al recupero” dell’area, affermando in una nota che “si tratta di un sito di interesse culturale sia per il quartiere che per l’intera città”. Presenti all’incontro anche la Soprintendenza e il Comitato di quartiere, mentre è risultato assente il IV Municipio . “Grazie all’interesse manifestato dalla Soprintendenza di Stato, che metterebbe a disposizione una quota di finanziamento per la valorizzazione del sito culturale- dichiara la Presidente Eleonora Guadagno in una nota- l’Amministrazione capitolina intende dare nuova “vita” all’intera area. L’interesse politico rivolto alla valorizzazione dell’area rientra tra le azioni che questa consiliatura sta portando avanti nell’ottica del potenziamento dei siti culturali periferici, oltre a quelli del centro storico di Roma. Sarà pertanto cura di questa Commissione- annuncia- organizzare un nuovo sopralluogo e nuove sedute insieme alla Commissione Commercio, con il coinvolgimento del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica” conclude. Il “cantiere” delle promesse è rimasto sempre aperto, ma i residenti attendono quello dei lavori, fermo da troppo tempo. Francesca Zaccari