Sono 8 i consiglieri di maggioranza che non si sono presentati al consiglio comunale che doveva votare gli impegni di spesa, già anticipati, per contrastare gli effetti del coronavirus. A tenere in piedi il numero legale, per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, i consiglieri di opposizione del Movimento 5 stelle e Luca Brignone. E’ stato il sindaco a chiedere la loro presenza per i punti essenziali. Votato questo e delle mozioni di interesse dell’opposizione, il consiglio è stato aggiornato. E’ quindi crisi aperta ad Anzio, dove di malumori si vociferava da giorni. Voci di corridoio parlano di un generale malcontento degli esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Udc nei confronti dei colleghi di maggioranza della Lega sfociato in questa plateale assenza in un momento delicatissimo della vita politica cittadina.
LE RIVENDICAZIONI
I consiglieri comunali Cinzia Galasso, Roberto Camilli, Matteo Silani, Lucia Pascucci, Roberta Cafà, Roberto Palomba, Gualtiero Walter Di Carlo e Massimiliano Millaci, tutti esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia e dell’Udc, in una nostra stampa sono a specificare che “L’assenza in consiglio comunale è dovuta dalla mancanza di rispetto e considerazione sia personale che politica”. Dopo giorni di indiscrezioni scoppia quindi la crisi politica ad Anzio, in maniera manifesta e con un documento sottoscritto da 8 consiglieri che parlano non solo di problemi di natura politica, ma anche di problemi di relazione interpersonale con riferimento al sindaco Candido De Angelis, noto per il temperamento a tratti severo e che pare, nei giorni scorsi, sia stato protagonista di discussioni burrascose con almeno un paio di consiglieri della sua maggioranza. “Nella riunione di maggioranza – si legge ancora nella nota stampa – i partiti avevano sottoposto all’attenzione del sindaco alcuni punti propedeutici al fine del buon andamento dell’Amministrazione. Tali punti non sono stati considerati e perlopiù si evince la prepotenza mono partitica (della Lega ndr) venendo meno lo spirito democratico per cui la maggioranza ha sposato il programma. Auspichiamo che il primo cittadino al quale noi vorremmo confermare la nostra fiducia comprenda le nostre difficoltà facendo una verifica politica”. Insomma non un ultimatum al sindaco, cui si lascia una porta aperta, ma la chiara richiesta di spazi congrui nella maggioranza, in questo momento dominata dagli incarichi alla Lega.
TUTTI CONTRO LA LEGA
In un documento firmato lo scorso 11 maggio dai consiglieri di Fratelli d’Italia, dalla Lista del Sindaco, dall’Udc e da Forza Italia, pubblicato in parte insieme ad un comunicato stampa sottoscritto da 8 consiglieri (Millaci, Cafà, Silani, Galasso, Pascussi, Camilli, Palomba e Di Carlo) i consiglieri di centrodestra prendono posizione contro lo strapotere della lega ad Anzio, per quello che riguarda i ruoli di rilievo in giunta e non solo.
Tra le altre cose si chiede che “la pianta organica deve essere rivista con i capogruppo di maggiora e i settori devono essere divisi tra tutti i dirigenti del comune, non si può centralizzare tutto su un solo dirigente”. Il riferimento è ad Angela Santaniello che tiene le redini di diversi settori e che nelle scorse settimane aveva rimesso nelle mani del Sindaco alcune deleghe, altre gli erano state tolte e poi restituite, fermo restando il suo ruolo centrale nei settori cardine dell’Amministrazione comunale.
I consiglieri di centrodestra chiedono infine di rivedere “tutte le commissioni, le presidenze e le deleghe dei consiglieri comunali”. Si chiede infine chiarezza da parte dei consiglieri e degli assessori per quanto riguarda i gruppi politici di appartenenza. Tutti i progetti dell’Amministrazione comunale devono passare tramite gli assessorati preposti”.
“RICOMPORRO’ GIUNTA E MAGGIORANZA”
“Ho appreso dalla stampa di documenti che, come accadeva mezzo secolo fa, richiedono incontri e verifiche politiche. Per quello che mi riguarda – spiega il Sindaco De Angelis in una nota – la verifica è avvenuta in diretta streaming ed alla luce del sole, nella massima Assise cittadina. L’incontro di maggioranza c’è stato venerdì scorso e non sono emersi (problemi, ndr), sollevati da chi oggi ha scelto, inspiegabilmente, di far mancare il proprio sostegno per l’approvazione di atti in favore dei cittadini. Nelle prossime ore, in base alla verifica di questa mattina – conclude il sindaco di Anzio – procederemo alla ricomposizione della Giunta e della maggioranza”.
“AMMINISTRAZIONE NON IN GRADO DI ANDARE AVANTI”
“Abbiamo deciso di restare fino all’approvazione delle variazioni di bilancio, e non oltre, per un motivo semplice, dichiarato prima del voto sulle variazioni: queste rappresentavano la presa d’atto dei fondi che il Comune ha ricevuto dal Governo, dalla Protezione Civile e dalla Regione per far fronte all’emergenza covid e già spesi per aiuti alle persone in difficoltà, alle famiglie, alle attività produttive, alla scuola ecc. Senza la ratifica del consiglio sarebbe stato un problema enorme per tutta la città e non solo per questa amministrazione”. Così in una nota i consiglieri Luca Brignone e Pollastrini.
“Il comportamento dei consiglieri assenti, quindi, non denota solo un gravissimo senso di irresponsabilità verso gli abitanti di Anzio, in un momento di emergenza mondiale in cui il senso della comunità, del rispetto e della responsabilità sono le uniche cose che possono tirarci fuori da questa fase buia, ma segnala anche che questa amministrazione non è in grado di andare avanti. Non ci interessano le dinamiche interne, ma scaricare sulla collettività, in un momento di forte sofferenza, le conseguenze di problemi “personali e politici” e di interessi di partito, non è degno per Anzio”.
“Nel momento piu difficile della storia italiana dal dopoguerra, mentre le famiglie sono alle prese con la paura del virus e problemi economici, i consiglieri di maggioranza lasciano solo il sindaco e non si presentano a votare le variazioni di bilancio sull’emergenza Covid e facendo cosi mancare il numero legale, anteponendo questioni di partiti, gruppi e gruppetti, a quelli della città”, tuonano invece i consigtlieri del Movimento 5 Stelle. “Il M5S si è preso la responsabilità di votare queste delibere oltre quella della rinegoziazione dei mutui, perché da quando siamo seduti su quei banchi abbiamo pensato unicamente al bene della città. Ma la responsabilità politica non vuol dire essere ciechi di fronte a ciò che accade per questo subito dopo abbiamo abbandonato il consiglio che a quel punto si è sciolto per mancanza di numero legale senza voto sugli altri punti dell’odg. A questo punto la domanda è d’obbligo: esiste ancora una maggioranza che sostiene il sindaco?”.