I lavori iniziati a marzo 2020 per la messa in sicurezza del casale gentilizio della Cervelletta, situato nell’agro romano per oltre 10 km tra Colli Aniene e Tor Sapienza, hanno subìto una battuta d’arresto a causa della pandemia in corso. L’avvio dei lavori era stato annunciato dalla Presidente della VI Commissione capitolina alla cultura, lavoro e politiche giovanili Eleonora Guadagno il 26 febbraio scorso, quando la Commissione cultura ha stabilito lo stanziamento di centomila euro per “somma urgenza”, oltre ai duecentotredici già vincolati per la messa in sicurezza del complesso monumentale. “Come è stato più volte richiesto dai comitati e grazie al Dipartimento Ambiente, è stata riconosciuta la somma urgenza, che avrebbe consentito entro marzo 2020 di intervenire sulla torre e sul tetto pericolante del casale, mettendoli in sicurezza- spiega il coordinamento- Sempre il Dipartimento ambiente, in sinergia con RomaNatura, ha deciso di rivedere i confini della recinzione che imprigionavano il parco e il Casale; ad oggi è stata riposizionata solo la rete del pratone che consentirà ai ragazzi del Cinema America di realizzare l’importante evento culturale dell’arena estiva”.
Un lungo iter – Grazie alla memoria storica dei comitati e dei cittadini, ad aprile dello scorso anno viene recuperato un progetto risalente al 2013 che prevede un fondo vincolato di 250.000 euro complessivi. Nel febbraio 2019, sotto la pressione del coordinamento e grazie alla grande risonanza raggiunta, è stato ottenuto un prestigioso riconoscimento: la Cervelletta conquista il primo posto tra i luoghi del cuore nel Lazio del FAI. Il Comune di Roma, proprietario del bene dal 2001, comincia a prestare attenzione al complesso monumentale.
Il rischio crolli – Il destino della torre medievale del 1200 e del Casale è precario per i rischi di crollo; l’assenza di un intervento tempestivo può far scomparire un patrimonio storico e culturale. Per questo il Coordinamento Uniti per la Cervelletta ha mostrato un forte disappunto sull’interruzione dei lavori. Determinato a far ripartire al più presto il cantiere, il Coordinamento ha prodotto nuove iniziative volte a far chiarezza e a sollecitare la ripartenza degli interventi. Si è svolta una videoconferenza convocata dalla Università popolare Michele Testa e dal Centro sociale anziani di Colli Aniene, seguita e partecipata da oltre 150 persone: “Dal dibattito è scaturito un appello rivolto al Sindaco di Roma, all’Assessore alla Cultura, all’Assessore all’ambiente, alla Presidente IV Municipio e ai Presidenti delle commissioni Cultura e Ambiente- spiega il Coordinamento- Nella sostanza reclamiamo informazioni e sollecitiamo l’avvio dei lavori”. Lo scorso 11 aprile è stata inviata una lettera al Dipartimento ambiente e ai Presidenti delle Commissioni Cultura e Ambiente dove il Coordinamento chiede espressamente se sono stati predisposti gli atti amministrativi propedeutici ai lavori stessi, ovvero l’affidamento dell’incarico per la rivisitazione del progetto, la conferma dell’intervento in somma urgenza ed il crono programma. Lo scorso 29 aprile arriva una risposta: il Direttore del Dipartimento Ambiente Guido Calzia comunica che è stato fatto un sopralluogo e il progetto per la messa in sicurezza è pronto. “Dall’assessorato all’Ambiente, in attesa dell’avanzamento dei lavori, si preannuncia un incontro via web con i comitati- annuncia il Coordinamento- Le risposte ricevute fugano un po’ le preoccupazioni dei cittadini, tuttavia manteniamo alta l’attenzione. In questi giorni è partito un flash mob virtuale che punta a raccogliere testimonianze, autoscatti, filmati da inviare alle istituzioni”. La Cervelletta, seppur deserta nella lunga quarantena, non è stata mai abbandonata dai cittadini che hanno continuato a lottare per la sua salvaguardia. Francesca Zaccari