I consiglieri di maggioranza Lubiana Restaini e Maurizio Fusco (Forza Italia e Lega) avevano proposto l’esenzione totale dell’applicazione di tutti i tributi locali, Tari in primis, per le attività commerciali e artigianali e, in senso più esteso, per tutte le “utenze non-domestiche” per tutto il periodo di chiusura e il rimborso delle rette mensili degli asilo nido e degli abbonamenti mensili del trasporto scolastico.
L’aula ha respinto l’emendamento, con un voto che ha messo d’accordo sia i consiglieri di opposizione (centro-sinistra PD) che i consiglieri di maggioranza facente riferimento a Fratelli D’Italia e al Sindaco: proposte senza parere dei revisori e senza schema deliberativo allegato.
“Si è svolto un consiglio farsa – spiega il presidente del consiglio e vice sindaco Mario Romanzi – e questo perché in maniera pretestuosa il Presidente del Consiglio, violando il Regolamento, non ha voluto far votare la pregiudiziale di annullamento che abbiamo presentato. Era evidente fin dalla convocazione che l’ottica del consiglio comunale convocato non era quella di deliberare proposte per la collettività ma sperare in qualche inciampo della maggioranza.
“Era una proposta politica per sollevare economicamente le attività commerciali e le famiglie in questa delicata fase di ripartenza”, rispondono Restaini e Fusco, “proposte concrete che molto probabilmente non sono di interesse del Sindaco, di buona parte della nostra maggioranza e delle forze di opposizione”.
“La strumentalizzazione dell’emergenza covid per mettere in atto un consiglio comunale, sperando di poter tirare un colpo mancino alla maggioranza, è vergognosa ed irrispettosa della democraticità del voto popolare”, è il commento del sindaco Nancy Piccaro.