L’iniziativa – Il progetto degli orti sospesi ha preso vita nei balconi, grazie ad un’idea di Maurizio Romano, un giovane agronomo specializzato in agricoltura sociale. L’incertezza sulla possibilità di seminare le piantine a dimora non ha fatto desistere i residenti, armati di fiducia, impegno e fantasia, di terra, acqua e semi, che nel tempo di attesa preparano il futuro, coltivando il presente. Così, insieme ai semini, si nutre il benessere. “È un modo per proseguire con la tradizione degli orti- si legge sul video che descrive l’iniziativa- questi sono orti da balcone o da ringhiera. Sono orti sospesi, come lo siamo noi del resto, e non servono a garantire la sopravvivenza alimentare perché sono destinati all’equilibrio ed al benessere psicofisico”. Nei piccoli semenzai di alcuni balconi di Fonte Laurentina stanno infatti crescendo tante piantine di pomodori, fagioli, melanzane, basilico, menta, peperoncino e molto altro. I semenzai sono ricavati prevalentemente da bottiglie di plastica usate, così insieme all’orto si coltiva il rispetto per l’ambiente, attraverso il riuso creativo. La passione per l’orticoltura sta coinvolgendo un numero sempre crescente di residenti: anche i giovanissimi ora si dedicano a questa nobile arte contadina. I semi si possono prendere o portare in una postazione allestita di fronte alla ringhiera di un cortile, dove ci sono due vasi. “Chi porta può lasciare semi o piccole piante di ortaggi ed aromatiche” si legge sul cartello posto di fronte al punto raccolta. Durante il viaggio verso l’acquisto dei beni di prima necessità, e mantenendo il distanziamento sociale, è così possibile prendere e/o lasciare dei semi imbustati.
La grande risposta del quartiere – “Ho fatto gli orti nel quartiere per anni e quest’anno, con l’emergenza che stiamo vivendo, ho deciso di farlo sui balconi e sulle ringhiere lungo la via. Tante persone sono entusiaste di questa iniziativa: quando passano si fermano a guardare le piante- spiega Maurizio Romano, ideatore dell’iniziativa- sappiamo quanto è importante la funzione psicologica di un orto, di una pianta, di un fiore che nasce e cresce. Molti mi chiedono consigli sulla semina- aggiunge- Le famiglie stanno facendo gli orti nei balconi, spesso insieme ai loro figli. Facendo l’orto le persone ritrovano un equilibrio interiore; è una pratica che aiuta a ritrovare la calma e ad allontanare i pensieri negativi”. È dimostrato, infatti, che guardare un giardino e un orto predispone la mente alla quiete e alla bellezza, infondendo benessere psico-fisico. Contestualmente il “prendersi cura” di una pianta ha effetti benefici sull’autostima, la concentrazione e il mantenimento dell’equilibrio interiore, potenziato dall’esercizio fisico all’aria aperta, dove i movimenti coordinati e costanti per la cura dell’orto contribuiscono a rinforzare l’organismo.
L’ordinanza – Grazie ad una nuova ordinanza l’orto sospeso di Fonte Laurentina non sarà più “in bilico”. Tra le restrizioni previste per il contenimento della diffusione del virus c’era anche quella di recarsi agli orti urbani, dove coltivare e raccogliere prodotti per il sostentamento, necessari ancor di più in questa grave crisi economica, oltre che sanitaria. Il 18 aprile la Regione Lazio ha emesso un’ordinanza che autorizza gli spostamenti per lo svolgimento di attività agricole e la cura di allevamenti di animali da cortile, nell’osservanza delle misure previste dal DPCM e le Ordinanze della Sindaca, a Roma, in materia di agricoltura e di contenimento della diffusione del Covid19. Gli orti sospesi saranno, quindi, presto a dimora. Seminare sogni in un tempo incerto è una sfida coraggiosa, soprattutto se si punta a far fiorire un futuro migliore. Francesca Zaccari