Ambiente dell’intervento
Il 7% degli interventi è stato svolto in grotta, il 63% in media o alta montagna, il 30% in ambiente impervio di tipo generico e marittimo. Le principali cause degli interventi Il 37% degli interventi sono stati causati dalla perdita di orientamento in alta o media montagna, il 12% per via di una caduta, il 10% per un malore.
Tipo di attività
Le persone soccorse erano principalmente impegnate in un’escursione (61%), in attività alpinistiche (10%), in un’arrampicata su roccia (6%) o in mountain bike (5%). Persone soccorse : L’80% delle persone soccorse è di genere maschile, il 22% del totale ha tra i 40 e i 50 anni, nel 15% tra i 50 e i 60 anni e sempre nel 15% dei casi tra i 30 e i 40 anni. Il 5% delle persone soccorse aveva più di 80 anni. La nazionalità nella maggioranza dei casi è italiana (95%) in casi più rari francese, americana o russa.
Località degli interventi
La provincia dove il Soccorso Alpino e Speleologico è intervenuta maggiormente nel Lazio è quella di Frosinone, con il 41% degli interventi che hanno coinvolto le due stazioni ciociare di Cassino e Collepardo. A seguire la provincia di Roma con il 26%, la provincia di Rieti con il 23%, la provincia di Latina con il 7% e infine la provincia di Viterbo con il 3% degli interventi complessivi. Il Soccorso Alpino e Speleologico del Lazio Il servizio regionale Lazio del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico conta sei stazioni alpine (Roma e provincia, Rieti, Collepardo, Cassino, Viterbo e Latina) e una stazione speleologica regionale (Lazio). Nelle stazioni prestano servizio 197 operatori di cui 11 tecnici di elisoccorso che operano sulle eliambulanze del 118 del Servizio Sanitario Regionale. L.S.