La premessa sono i dati comunicati ieri dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli che portano i nuovi contagi giornalieri al livello di un mese fa. È il segno che le misure funzionano. Ma perché possano produrre effetti vanno mantenute: la continuità dell’azione di contrasto è importante almeno quanto la pervasività delle norme.
La fase due inizierà dunque con una serie di deroghe alle attività produttive. A tal fine nelle prossime ore il premier Giuseppe Conte sentirà i rappresentanti delle parti sociali. Quindi, sul finire di aprile, si valuterà se allentare anche le uscite delle persone, mantenendo tuttavia regole rigide per quanti riguarda il distanziamento sociale e il divieto di assembramenti.
Ieri, nel corso della videoconferenza tra il governo (presenti tra gli altri con il premier anche Roberto Speranza, Stefano Patuanelli, Luigi Di Maio, Francesco Boccia) e il comitato tecnico scientifico non sono state definite date ma è stato tracciato un metodo. Si procederà con prudenza e gradualità, per non vanificare il lavoro fin qui svolto.