«Ventiquattro agenti di cui tutti dovremmo essere orgogliosi e che invece in questi ultimi giorni sono stati bersaglio da parte di pochi sciagurati infuriati perché “costretti” a fare qualche chilometro in più per raggiungere la loro destinazione. È grazie al lavoro di queste persone che Ardea oggi registra solo 7 casi da coronavirus tutti contratti fuori dal nostro comune. Anche l’ultimo, di qualche giorno fa, ha preso il contagio mentre era ricoverato in un ospedale di Roma e sciaguratamente è stato portato ad Ardea presso la casa di riposo dove normalmente risiede facendo così correre il rischio ad altre diciotto persone tra cui quindici ultra ottantenni. Fortunatamente il tampone per questi anziani dimostra che non hanno contratto il virus».
Ma ventiquattro agenti non sono sufficienti a coprire tutti gli accessi ad Ardea. «Ecco perché siamo stati costretti a chiuderne alcuni: per garantire il presidio degli altri – conclude Savarese –: ho chiesto invano aiuto alla prefettura e alla Città metropolitana di Roma perché inviasse qui la Polizia provinciale a incrementare le forze di polizia già presenti nel territorio, e qui voglio ricordare anche i Carabinieri e la Guardia di Finanza che stanno ampiamente facendo la loro parte».
L’amministrazione comunale ringrazia infine per la grande collaborazione la protezione civile Nereo, la protezione civile Airona, le guardie ambientali Norsaa, la Guardia Nazionale Ambientale, l’ass. Martiri di Nassiriya e la Corce rossa italiana sezione di Ardea.