Aveva 85 anni, di origine toscane, arrivò ad Aprilia nel 1941 con la sua famiglia.
Persona gioviale, dei fede e grande spirito, era molto amato. Lascia la signora Lietta, il figlio il dottor Francesco che a sua volta ha ereditato l’attività, e le figlie Chiara e Raffaella. È stato e nella memoria di chi lo ha conosciuto resterà sempre come uomo amabile, colto ma senza fronzoli e cordiale. Una delle figure “importanti” della nuova cittadina rinata dalle macerie della seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri.
Il Sindaco, Antonio Terra, così ha voluto esprimere il cordoglio suo e dell’intera comunità locale: «In un momento così delicato per Aprilia e per il Paese, ci lascia una delle colonne storiche della nostra Città, punto di riferimento per il tessuto sociale, economico e culturale del nostro territorio. Ricordo ancora, qualche anno fa, la presentazione del suo libro “Frammenti di Aprilia sparita. Quando io e lei avevamo vent’anni”, in una sala consiliare gremita in occasione della sua riapertura al pubblico. Pietro è stato un instancabile costruttore del bene comune. La sua assenza si farà sentire. La Città tutta si unisce al dolore della famiglia Nencini».
La famiglia Nencini, attraverso una nota pervenuta al nostro giornale, ringrazia sentitamente «quanti hanno espresso affetto, amicizia e stima per Pietro e vicinanza per noi. Un particolare ringraziamento va all’ Hospice Domiciliare di Villa Silvana, per la grande professionalità e umanità dimostrate nell’assistenza e cura durante i mesi della sua malattia».