È quanto anticipa la giornale Il Caffè l’autore dell’analisi sui risultati epidemiologici del coronavirus in tutta Italia, Giovanni Sebastiani, primo ricercatore presso l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ora siamo in grado di fornire in anteprima l’aggiornamento relativo ai dati di tutto marzo, dopo quelli relativi al periodo dal primo al 24 marzo, già pubblicati sul Caffè on line. Si conferma la diminuzione (anche forte) del tasso di crescita dei nuovi contagi diagnosticati. Una dato prezioso per tutti, di fronte allo stillicidio dei numeri su malati e morti che ci raggiungono quotidianamente.
TENDENZA AL CALO CONSOLIDATA. PER ORA
La tendenza di discesa della curva che misura la diffusione del Sars-Cov2 appare ormai abbondantemente consolidata un po’ ovunque. Non significa che non ci siano più persone infette o malati di Covid19 (che è appunto la patologia innescata dal coronavirus denominato Sars-Cov2). Ma vuol dire che l’incendio si sta circoscrivendo e può essere domato. Anche se riceviamo quotidianamente notizie di altri “alberi” in fiamme o caduti, ossia di persone infettate, ammalate e purtroppo decedute, questa analisi dimostra che siamo sulla giusta strada e che occorre continuare così fino ad azzerare i nuovi casi. L’importante studio è condotto insieme al matematico Marco Massa del Dipartimento di Matematica dell’Imperial College di Londra. Si tratta di elaborazioni dei dati sanitari attraverso modelli di altissimo livello e assai complessi, specifici per questo tipo di situazioni. Il fisico Giovanni Sebastiani si occupa infatti di statistica bayesiana per applicazioni in medicina e sismologia modelli e metodi stocastici, che considerano cioè le variazioni (causali e non) delle variabili e forniscono risultati in termini di “probabilità”.
MANTENERE PRUDENZA, VARIABILE PREZIOSISSIMA
«Il modello depura i dati disponibili da diversi errori dovuti ad esempio all’errata trasmissione – spiega al Caffè il ricercatore -. Una buona metafora per capire questa analisi è quella dello slittino in discesa: comincia a scendere e aumenta la velocità (cioè il numero di casi al giorno) e aumenta pure la distanza percorsa (cioè il numero totale dei casi); poi però a fondo valle continua sì a crescere lo spazio percorso, cioè i casi totali, ma diminuiscono progressivamente i casi giornalieri mano a mano che lo slittino rallenta». Ora l’obiettivo e far sì che lo slittino si fermi completamente e definitivamente. «Sottolineo due punti importanti – aggiunge lo studioso -: questa tendenza dipende dal nostro comportamento, se smettiamo perciò di adottare certe cautele, può verificarsi una ripresa dell’epidemia invertendo la tendenza stessa. Inoltre, i risultati possono essere soggetti a variazioni, proprio perché il fenomeno dipende fortemente da come ci comportiamo e quindi da variabili soggettive e sociali». L’analisi è molto importante perché mostra la dinamica del fenomeno e non un suo singolo frammento. Guardare il solo dato giornaliero può far prendere abbagli, invece se guardiamo il flusso di dati in un arco temporale maggiore e li elaboriamo con un modello matematico la valutazione è ben più verosimile e affidabile.
I NUOVI DATI AL 31 MARZO
Ecco i dati aggiornati a ieri, 31 marzo, nelle 5 province del Lazio.
ROMA
Il tasso di crescita dei nuovi contagi diagnosticati ogni giorno è crollato a 0,023 ogni mille abitanti in provincia di Roma. Significa una media di circa 100 al giorno sui circa 4 milioni e 340mila di abitanti presenti nella Capitale e nella sua provincia. Nella Capitale il calo era cominciato attorno al 24 marzo.
LATINA
In provincia di Latina il tasso è 0,016. In soldoni, significa una media stimata in 9 nuovi casi al giorno su 570mila abitanti nell’intera provincia. Nella provincia pontina c’era stata l’impennata il 20 marzo (dopo la ormai famosa festa di carnevale il giorno prima), per poi iniziare la discesa.
VITERBO
Anche la provincia dell’alto Lazio mostra di aver superato il picco intorno al 24 marzo e si attesta a un tasso di 0,025.
FROSINONE
In Ciociaria la curva dei nuovi contagi giornalieri ha iniziato a scendere dal 27 di marzo: il tasso di crescita – ribadiamo comunque calante – è un po’ più alto rispetto alle altre tre province. Si attesta a 0,045 nuove diagnosi ogni mille abitanti al giorno.
RIETI
Questa provincia, dopo aver raggiunto il picco intorno al 20-21 marzo stava calando anch’essa. Poi ha però il 28 marzo ha avuto un impulso verso l’alto che ha fatto impennare di nuovo la curva (boom di contagi in una casa di riposo a Contigliano). Al 31 marzo il tasso è 0,16 ogni mille abitanti.