Nella circolare inviata dal Viminale ai prefetti si precisano i limiti di alcuni divieti previsti dalle norme per contrastare il contagio da coronavirus. Restano confermati il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e le restrizioni agli spostamenti sia intercomunali che infra comunali, nonché le prescrizioni che vanno dal rispetto della distanza interpersonale di un metro fino alle limitazioni riguardanti l’attività motoria. Il Viminale osserva al riguardo che servono «valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete». In questa ottica «il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza» come ad esempio le case-famiglia.
In tali strutture, peraltro, «chiunque acceda dall’esterno sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento» e al rispetto «della distanza interpersonale di un metro ed all’utilizzo degli occorrenti presidi sanitari (mascherine e guanti)».
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