Coronavirus, per Roma è un momento difficile. Il vostro assessorato come sta tutelando i dipendenti capitolini?
“Tutti i dipendenti capitolini possono accedere al lavoro agile, che è modalità ordinaria fino al 25 marzo (La modalità ordinaria potrà essere estesa in linea con le eventuali nuove disposizioni stabilite dal governo nazionale, ndr). Il nostro obiettivo primario è quello di evitare gli spostamenti sul territorio senza pregiudicare lo svolgimento dell’attività amministrativa, in particolare le attività legate all’emergenza e i servizi non differibili”.
Nello specifico, come avete deciso di procedere?
“Abbiamo costruito un percorso per sviluppare il lavoro agile di pari passo con le disposizioni e le indicazioni varate dal Governo e dal Ministero per la Pubblica Amministrazione. E quindi sempre in linea con il quadro epidemiologico. Nella prima fase il lavoro agile veniva garantito, in via prioritaria, ai soggetti con patologie pregresse o immunodepressi. E’ stato poi esteso a tutti i dipendenti che ne facessero domanda, mantenendo un presidio minimo in ogni ufficio. Con un intervento successivo, si è poi arrivati alla situazione attuale. A differenza delle precedenti misure, il lavoro agile diventa la forma ordinaria di gestione del rapporto di lavoro e non è più soltanto consigliato e incentivato. Le strutture capitoline che gestiscono l’erogazione di funzioni di gestione dell’emergenza e altri servizi indifferibili dovranno individuare quelle attività che richiedono l’indispensabile presenza fisica e organizzarsi di conseguenza, tramite apposite rotazioni per garantire un numero minimo di personale. I dirigenti dovranno quindi presidiare le strutture e accertare che tutto si svolga secondo queste disposizioni. Per le attività che non possono essere destinatarie di lavoro agile, l’Amministrazione capitolina adotta strumenti alternativi, come la fruizione delle ferie pregresse, quelle risalenti agli scorsi anni che comunque a norma sarebbero dovute essere utilizzate il prossimo 30 aprile”.
Assessore De Santis, negli scorsi giorni è stato protagonista di uno scambio accesso con i sindacati e la vostra amministrazione comunale sarebbe stata accusata di costringere i dipendenti comunali alle ferie. Come risponde?
“Alcuni sindacati lamentano il fatto che i dipendenti sarebbero “costretti” – hanno scritto letteralmente così! – a fruire di ferie arretrate – che comunque avrebbero dovuto usare entro il 30 aprile – e congedi. I sindacati mostrano in questa occasione un inquietante scollamento dalla realtà, si esprimono con un linguaggio e con coordinate completamente estranee all’approccio che, invece, occorre in questa fase così complicata. I cittadini e le imprese stanno compiendo sacrifici e rinunce in nome della salvaguardia collettiva. Molte persone non lavorano più da settimane, intere famiglie sono fiaccate dalla necessaria chiusura delle attività. Non crediamo che in questo momento la priorità sia tutelare le ferie! E’ ridicolo e anche offensivo verso gli enormi sforzi di tutti. Senza dimenticare che in pochissimi giorni abbiamo impostato e attrezzato la possibilità di attivare il lavoro agile per tutti i dipendenti capitolini e sono tantissimi coloro che stanno utilizzando questa modalità. Lo scivolone dei sindacati è quindi fragoroso”.
Nonostante il periodo di emergenza legato al coronavirus, state attuando una pianificazione di lungo periodo nel suo settore di competenza? State programmando nuove assunzioni per la macchina comunale?
“Oggi siamo chiaramente tutti concentrati sulla gestione dell’emergenza. Ma l’occhio deve comunque restare vigile sulle attività programmate e costruite durante la fase ordinaria. E’ una questione di responsabilità istituzionale e un dovere verso i cittadini capitolini. I processi impostati e i percorsi avviati riprenderanno regolarmente”.
Assessore De Santis, può fornirci qualche numero?
“Con un enorme sforzo siamo riusciti a ritagliare uno spazio di spesa che ci consentirà di anticipare la chiamata di 250 idonei dalle 22 procedure. Questo contribuirà ad agevolare il percorso di sostituzione dei rinunciatari anche alla luce delle scadenze di legge previste per le graduatorie. Inoltre, sempre In linea con l’evoluzione del quadro complessivo dell’emergenza in corso, nelle prossime settimane potranno firmare il contratto ed entrare in servizio 300 nuovi agenti di Polizia Locale, esaurendo così la graduatoria. Ancora, verrà concluso il lavoro delle commissioni, già in fase avanzata, che consentirà di immettere in organico 117 nuovi assistenti sociali. La responsabilità istituzionale impone di operare su un doppio binario. Gestire con lungimiranza l’emergenza e continuare a coltivare le azioni politiche e amministrative già in corso. Perché la vera sfida sarò quella di tornare a correre con più vigore ed energia di prima”.