Slitta la decisione del Tar sulla “Pomar”. Essendo bloccate le udienze a causa dell’emergenza coronavirus, il Tribunale amministrativo del Lazio, con un decreto, ha concesso alla società impegnata nella produzione di energia elettrica da scarti della produzione agricola a Nuova Florida, di compiere esclusivamente gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di adottare le misure strettamente indispensabili a prevenire il rischio di fuoriuscite dallo stesso impianto. Il 7 novembre scorso il sindaco di Ardea, Mario Savarese, aveva ordinato all’impianto di chiudere i battenti. I giudici decideranno poi se sospendere l’ordinanza impugnata nell’udienza fissata per il prossimo 8 aprile e lo faranno anche alla luce dell’esito degli accertamenti che già hanno disposto. Il Tar ha infatti chiesto in precedenza al Comune chiarimenti “in ordine all’ottemperanza delle prescrizioni da parte della ricorrente, in specie alla luce del cronoprogramma presentato dalla società e delle interlocuzioni da questa avviate con l’amministrazione successivamente all’adozione del provvedimento impugnato”. Chiesto in particolare di indicare “le valutazioni riferite alla perdurante sussistenza delle criticità rilevate, le attività istruttorie in corso di svolgimento e le determinazioni eventualmente medio tempore adottate”. Un contenzioso nato dalla decisione del sindaco di bloccare la centrale sostenendo che sono state riscontrate dalla polizia locale, dall’Asl e dall’Arpa Lazio numerose irregolarità. “Quest’azienda – ha dichiarato a novembre Savarese – in attività dal 2013 ha sempre provocato grossi problemi alla cittadinanza per via delle esalazioni maleodoranti che provengono dall’impianto. Un’attività consentita da una legge dello Stato che mai ha tenuto conto delle ripercussioni negative sulla popolazione che questi impianti potevano procurare”.
27/03/2020