A mezzogiorno, dopo l’esperienza del rosario per l’Italia, che il 19 marzo scorso ha visto una grande partecipazione, oggi ci si rivolgerà a Dio con il “Padre nostro”. Un gesto semplice per non lasciare il campo libero allo sconforto, al dolore, alle paure. Mentre migliaia di operatori sanitari sono in trincea per contenere il coronavirus, al servizio dei contagiati, è un nuovo gesto con il quale il Pontefice e tutti i Vescovi italiani invitano ognuno a tenere alto lo spirito, in tutto il mondo. E lo fanno oggi, giorno in cui si ricorda l’Annunciazione a quella ragazza di Nazareth, oltre 2000 anni fa. Il momento, cioè, in cui l’angelo Gabriele disse alla vergine Maria che mediante lo Spirito Santo avrebbe concepito un bambino, il Figlio di Dio, di nome Gesù. E lei rispose “Sì”. Rimase incinta senza paura, senza preoccuparsi di quello che avrebbe detto la “gente” né di altro. Accolse totalmente l’Amore rivelato.
Un evento che dimostra che «Dio non è indifferente. L’ultima parola non è del dolore, non è del coronavirus», spiega la teologa suor Roberta Vinerba. «Nel giorno in cui molti cristiani ricordano l’annuncio alla Vergine Maria dell’Incarnazione del Verbo – ha detto Papa Francesco -, possa il Signore ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo Risorto». Appuntamento oggi a mezzogiorno, in diretta su Tv2000, canale 28.
Alle 21 il rosario trasmesso dal santuario della Madonna delle Grazie con il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada da TV2000, Teletutto e InBluradio. Quel santuario era molto caro a Papa Paolo VI, che vi celebrò la sua prima messa. Mons. Tremolada esprimerà la sua supplica a Maria contro la pandemia.