Il Comune di Pomezia ha chiuso gli accessi al Selva dei Pini, ma nel bosco della Sughereta, ormai da anni diventato riserva naturale regionale, ci sono ancora persone che, protette dalla vegetazione, continuano a passeggiare incuranti dei divieti anti-contagio da coronavirus. L’allarme è stato lanciato dall’associazione Comunità Pontina Parchi e Sistemi naturali (ex comitato promotore della Riserva del Sughereto), che ha scritto al sindaco e all’Ente Parco dei Castelli Romani chiedendo la regolamentazione degli accessi al bosco.
Anche per quanto riguarda le aree verdi pubbliche non recintate vige il divieto di assembramento, segnala l’associazione, e così anche alla Sughereta dovrebbe essere vietato riunirsi in gruppi e svolgere attività all’aperto. “Ci spiace dover sottolineare che la scrivente associazione, in data 14 novembre 2019 (…) ha presentato alle autorità competenti formale richiesta di regolamentare gli accessi all’area protetta, anche attraverso idonea cartellonistica. Ad oltre quattro mesi si deve purtroppo constatare come nessun provvedimento sia stato attuato in questa direzione”. Questa mancanza, secondo l’associazione, oggi permette ancora “assembramenti di decine e decine di persone che frequentano spesso la zona nonostante i divieti (…) con grave nocumento non solo per la salute pubblica ma anche per il territorio protetto”. L’associazione sollecita amministrazione comunale e l’Ente Parco dei Castelli Romani a provvedere alla regolamentazione degli ingressi al bosco, riservandosi di adire a vie legali in caso di segnalazione di “fatti penalmente rilevabili all’interno della riserva”.