Lasciare la macchina nei parcheggi liberi della stazione di Santa Palomba è diventato un terno al lotto. Ormai buona parte dei pendolari che quotidianamente frequentano lo scalo ferroviario di Pomezia, indispensabile per molti per raggiungere l’università o il posto di lavoro, non si fidano più e preferiscono pagare il parcheggio custodito della zona; gli altri invece devono sperare di ritrovare l’automobile integra al rientro. Sì, perché si sono nuovamente intensificati i furti e i danneggiamenti sulle auto parcheggiate: finestrini spaccati, serrature forzate, veicoli senza pneumatici lasciati su quattro mattoni e furti di poco valore, ma gravi comunque per chi poi deve rivolgersi al carrozziere per far riparare la macchina.
Quello dei furti è solo l’ultimo in ordine di tempo dei disagi lamentati dai pendolari di Pomezia. Una stazione senza bagni, praticamente inutilizzabile dai disabili per via delle barriere architettoniche, senza sala d’attesa, con un’illuminazione scarsissima nel piazzale esterno che non aiuta di certo nella percezione di sicurezza di chi vorrebbe usare i mezzi pubblici. A novembre scorso il Comitato pendolari Pomezia è stato ricevuto in Regione per un incontro con Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, a cui sono state sottoposte le criticità della stazione. Ad oggi gli annunciati lavori di restyling di Santa Palomba non sono ancora iniziati.
18/02/2020