Ariccia, circa mille presenti in piazza di Corte, chiusa al transito dalle 14.30 hanno preso parte al funerale del sindaco Roberto Di Felice, celebrato da don Gianni Masella, attuale parroco ariccino, con la collaborazione di don Angelo e don Antonio Scigliuzzo, rispettivamente amico intimo di Di Felice ed ex parroco di Ariccia. Presenti tutti i sindaci dei 16 comuni dei Castelli Romani, oltre quelli di Genazzano, Filettino (Frosinone), Palestrina, Nettuno, Pomezia e di altri paesi dell’Hinterland. Molte anche le autorità presenti, dal vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, i senatori Carella e Astorre, il direttore della Asl Roma 6 Mostarda e molti altri amministratori pubblici locali, di Roma, di Città Metropolitana e Regione Lazio, con i gonfaloni di tutti i paesi e gli enti. La polizia locale ha curato insieme alla protezione civile, ai vigili urbani in pensione e alla croce rossa, tutta la macchina organizzativa, la chiusura al traffico e l’ordine pubblico. Al termine delle esequie, strazianti, piene di affetto, stima e commoventi, le parole della nipote, di alcuni familiari, della vice sindaca di Ariccia Elisa Refrigeri, del dottor Alessandro Cefaro, sindaco di Genazzano e medico chirurgo che ha seguito Roberto Di Felice gli scorsi anni nella sua terribile malattia al colon e del conservatore di palazzo Chigi Francesco Petrucci, che lo ha ricordato come un uomo di profonda cultura e amante dell’arte. ” Era un uomo serio, generoso, amante della giustizia, un gran lavoratore, preparato e onesto. Con la sua esperienza amministrativa e di vita, mi ha insegnato molte cose e la sua disponibilità per gli altri e per la sua Ariccia non la dimenticheremo mai “, ha concluso la vice sindaco Elisa Refrigeri, con la voce rotta dall’emozione, tra gli applausi della folla presente. Il feretro intorno alle 16.30 si è diretto verso il cimitero seguito dai familiari e dalla grande folla di amici, cittadini, consiglieri comunali, assessori e dal vice sindaco di Ariccia, per essere tumulato nella tomba di famiglia. L.S. Foto Giorgia Fagiolo.
14/02/2020