Che idea si è fatto della crisi e della scelta di De Angelis di azzerare le deleghe degli assessori?
«Il Patto del Popolo prende atto della situazione e ravvisa una serie di evidenti errori politici da parte del sindaco. Ci sarebbe una presunta strategia in tutto questo, anche se si fa fatica a coglierla, togliere le deleghe a tutti tranne all’assessore Fontana è l’ennesima mossa che lede le aspettative altrui, così come è stato un errore evidente allargare la maggioranza a Roberta Cafà e Roberto Palomba. Non si mettono in giunta due ex candidati a sindaco che hanno fatto un’aspra campagna elettorale contro il centrodestra, sarebbe questa la strategia lungimirante? De Angelis dimentica che il 99% del Pdp l’ha votato nel 2018, detto questo a mio avviso la giunta deve andare avanti».
Che idea ha maturato dello scontro tra il consigliere Vasoli e l’assessore ai Lavori Pubblici Ranucci? Si sta superando il limite della normale dialettica politica?
«Ritengo che Vasoli abbia sbagliato l’approccio nella stesura del comunicato, dove emerge la difesa dell’interesse privato, mentre invece avrebbe dovuto tutelare le categorie del territorio. Capisco la reazione dell’imprenditore Ranucci, in questo caso non dell’assessore, che si è sentito toccato direttamente, lui è un animo caldo e ha reagito in modo veemente cercando di difendere il proprio operato».
Vincenzo Capolei ha partecipato a una delle ultime cene organizzate dal Pdp. Ci risulta che ha provato in tutti a modi a ricompattare il centrodestra, quale è la vostra posizione a riguardo?
«Una volta per tutte vorrei chiarire che il Pdp prende le distanze dall’attuale sindaco e non dal centrodestra in toto. Il nostro gruppo in ogni caso allargherà gli orizzonti guardando anche al centro dello schieramento politico, avremo il nostro candidato sindaco e non faremo accordi con nessuno, quindi rispediamo al mittente qualsiasi proposta di Capolei, che d’altronde è molto impegnato a Nettuno».
Candidato sindaco Pdp che dovrebbe rispondere al nome di Stefano Bertollini, ce lo conferma?
«Non abbiamo ancora deciso nulla, in questo momento fare un torto a tanti esponenti del gruppo. Sicuramente Bertollini è un profilo di spessore, ma potrebbero essere interessanti anche Del Giaccio, Buccolini e altri, anche se vale sempre la regola che il candidato sarà scelto in base alle scelte del centrodestra. Qualora dovesse ripresentarsi De Angelis dovremo puntare su un animale politico di provata esperienza, in caso contrario potremo valutare anche altre opzioni».
Non si può non tenere conto del termometro dei social network nella politica 3.0. Quando compaiono le foto dei raduni del Pdp molte persone esprimono disappunto e vi indicano come sorpassati. Non avreste dovuto puntare su un ricambio generazionale della classe dirigente?
«Intanto vorrei rimarcare che non si candideranno Placidi, Zucchini e altri della vecchia guardia, inoltre la futura squadra di governo conterà su un ampio rinnovamento. Ci sarà spazio per molti volti nuovi, per quanto concerne i social inoltre vorrei evidenziare che ogni volta che pubblichiamo una notizia otteniamo migliaia di visualizzazioni. Si tratta già di un successo».
È solo un caso che mentre l’assise comunale va in difficoltà il Pdp comincia a decollare? Ci risulta che diversi esponenti dell’attuale amministrazione sono pronti ad approdare nel vostro raggruppamento. Ranucci è già dei vostri?
«La giunta va in difficoltà per altri motivi, perché il sindaco pensa di essere un grande stratega e invece colleziona errori, perché non parlano più con i cittadini, non basta una stagione estiva per accontentare le esigenze degli elettori. Abbiamo stima di Ranucci e con lui c’è un fitto dialogo, per quanto concerne i numeri non va dimenticato che noi abbiamo già cinque consiglieri comunali in giunta, sono di più di quanti si possa immaginare».
Roberta Cafà ha dichiarato al nostro giornale che in futuro non escluderebbe a priori un eventuale ritorno nel Pdp. Cosa pensa a tal proposito e in merito alla sua probabile nomina come presidente del consiglio comunale?
«Sulla nomina ho già risposto in precedenza, lei e Palomba non avrebbero mai dovuto far parte di questa maggioranza, per quanto concerne il suo futuro politico posso dire con certezza che non farà mai parte del nostro gruppo politico. Una persona che parla di dignità, si dimette, poi si candida contro De Angelis e infine sale di nuovo sul carro dei vincitori, credo che una persona così la dignità l’abbia messa sotto le scarpe».
I cittadini di Anzio vorrebbero sentir parlare soprattutto di programmi non solo delle vostre dispute nei confronti di De Angelis. Quali sono i punti programmatici su cui sta lavorando il Pdp?
«C’è un gruppo che sta lavorando alacremente, innanzitutto daremo attuazione immediata al progetto del porto potendo contare sulla disponibilità di molti imprenditori pronti ad investire. Contiamo di dare un impulso forte al rilancio turistico della città recuperando anche il Paradiso sul mare che tornerà agli antichi splendori diventando una sala da gioco. Punteremo su nuove infrastrutture con un adeguato supporto al settore nautico e investiremo tramite i finanziamenti europei sulla città artigiana dando nuovi impulsi a un settore in crisi».
Il Prefetto di Roma ha dichiarato che i fari della commissione antimafia sono puntati anche sul nostro litorale. Anzio sembrerebbe sotto osservazione. Potrebbe essere il momento idoneo per l’arrivo di una commissione d’accesso che possa far luce su eventuali infiltrazioni della criminalità nella sfera politica?
«Mi limito a dir ben venga, nessun problema se l’intento è quello di fare chiarezza».