Erba alta che d’estate raggiunge quasi il busto dei genitori che portano i piccoli nell’area giochi del Parco Monte Ciocci, inaugurato nel 2013. Gli interventi di sfalcio programmati due o tre volte l’anno dal Servizio Giardini, non sono infatti sufficienti ad evitare che i bambini utilizzino scivoli ed altalene anche tra l’erba alta. Ma grazie alle operazioni di bonifica e pulizia di residenti e associazioni territoriali (Comitato Monte dei Ciocci, Comitato Balduina) che, armati di ramazze, sacchi e cesoie si sono dati più volte appuntamento al casotto presente nell’area giochi, l’area è tornata qualche volta a brillare nel decoro. “Abito a Balduina da due anni e mezzo e ho scoperto il casotto un giorno che sono andata a correre. – riferisce una residente attivista, Carmen Iovine, portavoce dei volontari – Sono rimasta sconcertata dalla bellezza del parco e dal fatto che fosse lasciato all’incuria, con l’erba alta un metro e poi ho notato questo manufatto, che chiameremo il casotto, a ridosso dell’area giochi: era sporchissimo e pieno di calcinacci. Ho conosciuto delle persone già attive sul territorio e ho manifestato loro l’esigenza di recuperare questo spazio che doveva diventare, credo, un bar, un chiosco, un punto verde ristoro, come ce ne sono in altri parchi di Roma”.
Il recupero dell’area
Ha così avuto inizio il percorso di recupero autonomo dell’area, attraverso incontri per interventi di bonifica lanciati su Facebook, come il 14 dicembre, quando i cittadini hanno pulito il parco ed il casotto da cima a fondo, smaltendo i calcinacci. “Noi in quel posto ci immaginiamo numerose attività, laboratori, progetti culturali. Pensiamo che un parco debba essere luogo di aggregazione ed incontro dove i progetti possano prendere vita. Ed è questo l’intento che ci ha riunito in questo obiettivo”, ci tiene a precisare Iovine. Anche il Comitato Balduina aveva lanciato un appuntamento sui social per il 25 gennaio per ripulire l’area giochi e mettere basi per far crescere un’aiuola, invitando anche i più piccoli a creare delle mangiatoie da mettere sugli alberi per aiutare gli uccelli del parco a cibarsi durante l’inverno.
Il sequestro da parte delle autorità
Già in occasione di un intervento volontario programmato per il 28 Dicembre però, l’area giochi è stata messa sotto sequestro dalle autorità, tramite l’interdizione all’accesso, per generici motivi relativi al rischio di insicurezza di un singolo gioco. Ma le recinzioni apposte sono state infrante ad opera di vandali e l’intervento di pulizia si è potuto eseguire. A ridosso dell’ultimo appuntamento, programmato per il 25 gennaio scorso però, addirittura l’area è stata chiusa con un lucchetto. “Francamente non capiamo i motivi di questa chiusura. Da quando poniamo l’attenzione sul casotto, lo stesso è stato più volte interdetto, persino con un lucchetto. Eppure dovrebbe essere accolta positivamente la volontà dei residenti di partecipare alla rinascita di uno spazio totalmente dimenticato per 7 anni” dichiara Carmen Iovine. Il Servizio Giardini ha transennato i tombini rimasti scoperti a causa della sottrazione dei coperchi e, su sollecito del municipio, la polizia municipale e il dipartimento hanno transennato l’intera area. L’assessore Marinsaldi ha comunicato che l’area resterà transennata fino a che i tombini non saranno rimessi in sicurezza. “Noi continuiamo con la nostra idea di restituire questo spazio alla cittadinanza e continueremo ad essere presenti con i nostri appuntamenti di manutenzione autonoma, abbiamo iniziato un dialogo con le istituzioni di riferimento e il nostro vuole essere un presidio affinché le messe in sicurezza richieste vengano portate a termine e l’area possa essere resa agibile”.
Il silenzio dell’Amministrazione Capitolina
Il consigliere a 5 Stelle del Municipio XIV Alessandro Volpi, ha riferito di aver effettuato a fine anno, insieme all’assessore municipale all’Ambiente Marinsaldi e all’assessore capitolino Fiorini un sopralluogo a Monte Ciocci, individuando gli interventi da fare almeno per la messa in sicurezza dell’area giochi e del belvedere. “Ci stiamo coordinando con Daniele Diaco, presidente della Commissione Ambiente del Campidoglio, per convocare una Commissione Capitolina Ambiente sul tema”. Da parte di Diaco però, più volte contattato da “Il Caffè di Roma”, finora non è giunta risposta alcuna.