Otto mesi di reclusione. Questa la condanna inflitta dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, all’ex primario facente funzioni e neurochirurgo dell’ospedale “Goretti”, Carmine Franco. Il giudice ha condannato il camice bianco per l’ipotesi di truffa al servizio sanitario e lo ha invece assolto dalle accuse di abuso d’uffico e rivelazione di segreti d’ufficio. Secondo il pubblico ministero Valerio De Luca, che ha coordinato le indagini portate avanti dai carabinieri del Nas, il dirigente, nonostante avesse un rapporto di esclusività con la Asl di Latina, avrebbe lavorato in regime privatistico, senza esserne autorizzato, in ambulatori privati di Nettuno, Aprilia e San Felice Circeo, tra il 2014 e il 2017. Franco, sempre per il pm, nella veste di dirigente medico e membro della commissione incaricata dall’Asl di formare una graduatoria da utilizzare per eventuali incarichi a tempo determinato di dirigenti medici, avrebbe inoltre agevolato nel 2017 alcuni colleghi, fornendo loro dritte sui quesiti e facendo sì che gli stessi si piazzassero ai primi tre posti. Vicende per cui nel 2018 l’imputato era stato anche sospeso dall’attività professionale per un anno, con una misura interdittiva emessa dal gip Giuseppe Cario. Il pm De Luca aveva quindi chiesta per l’imputato una condanna a due anni di reclusione. Il giudice Castriota ha però ritenuto il medico responsabile solo di truffa e lo ha condannato a soli otto mesi.
07/02/2020