In particolare, il diniego di nulla osta si basava sul parere negativo della commissione di riserva naturale relativamente al progetto definitivo della tratta 1 (7 km di collegamento dell’autostrada per consentire l’allaccio diretto all’A12 Roma-Civitavecchia).
Questo tratto, insieme alla tratta Tor dè Cenci-Latina, secondo il Tar è parte integrante del Corridoio intermodale Roma-Latina. E il progetto complessivo non può essere considerato come somma di due tratte autonome e indipendenti ma va realizzato interamente.
«Ritengo opportuno lanciare un appello affinché venga aperta una fase nuova di interlocuzione fra tutti gli enti coinvolti in questa operazione – spiega il consigliere regionale Giuseppe Simeone –.
Magari prevedendo come soluzione ragionevole, quella di avviare i lavori del Corridoio intermodale da borgo Piave. Mi preme ribadire inoltre come i tempi siano sempre più stringenti. I cantieri devono partire entro la scadenza del vincolo preordinato all’esproprio, fissato per ottobre 2020, altrimenti ogni sforzo rischia di essere vanificato».
IL COMMENTO
«È stato perso sin troppo tempo e la realizzazione della Roma-Latina non può essere rinviata ulteriormente – spiega il consigliere regionale Giuseppe Simeone –. Il ritardo accumulato tra corsi e ricorsi, polemiche a volte strumentali, si è tradotto in una ferita aperta nel tessuto imprenditoriale di una Regione, come il Lazio, e di una provincia, come quella di Latina, che sono tagliate fuori dall’Italia e dall’Europa. È in gioco la sopravvivenza stessa di un intero territorio, di migliaia di aziende e di cittadini che meritano risposte risolutive ed immediate”.