“Attenzione, non è chiaro se i due consiglieri siano usciti dalla maggioranza – si legge in una nota sulla pagina Facebook di Ricomincio da Nemi, notizia condivisa anche dalla segretaria del Pd di Nemi Azzurra Marinelli – Rimettendo i propri incarichi e passando ad un gruppo diverso, valuteranno la loro posizione in consiglio comunale di volta in volta, votando solo i provvedimenti che “rispetteranno” il programma concordato, coerentemente alla delega ricevuta dai cittadini. In poche parole: separati in casa”. Questa la cronaca fatta da Ricomincio da Nemi.
“Ma il dato politico ci racconta ben altro – prosegie la nota di Ricomincio da Nemi -. Bertucci insieme all’assessore Pazienza, ha firmato una delibera che, con un atto unilaterale, risolve e chiude la collaborazione con la dirigente Galanti mettendo in enorme difficoltà l’ufficio tecnico di Nemi, dal momento che il comando sarebbe scaduto il 30 aprile 2021. In pratica l’Arch. Galanti viene “licenziata” prima della naturale scadenza del contratto. Ma la cosa che indigna maggiormente sono le motivazioni di questa delibera o per lo meno le apparenti motivazioni”. “A giudizio dell’Amministrazione (…) non vi sono più le necessità determinate e contingenti che hanno determinato l’utilizzo del comando autorizzato dal Comune di Artena. Cosa vuol dire? Qualcuno dei dipendenti comunali nel frattempo si è laureato in architettura o ingegneria? È stato assunto qualche altro professionista? Il bando di assunzione dov’è? Oppure è già pronto qualche altro comando che riscuote più fiducia da parte del sindaco Bertucci e dell’assessore Pazienza? Naturalmente a queste domande il sindaco si è guardato bene dal rispondere. Anche perché, dalla discussione che ne è seguita, i consiglieri della maggioranza erano all’oscuro di questa delibera. Nonostante il sindaco abbia affermato il contrario. In questo contesto assume una luce particolare il verbale dell’assemblea dei lavoratori del comune di Nemi svoltasi il 14 ottobre 2019 (da quella data è stato indetto lo stato di agitazione del personale del comune). Tra i vari punti di problematiche contrattuali elencate, vi è il punto 6 che assume una connotazione quasi profetica: “Ordini di servizio del Sindaco illegittimi e in palese violazione dell’art. 107 del D. Lgs. n. 267 del 2000 in ordine al principio di separazione degli atti di indirizzo e controllo politico e la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica di competenza in via esclusiva ai dirigenti”.
La nota della lista nemese poi continua: “I dipendenti comunali denunciano l’eccessiva interferenza da parte del sindaco in ambiti di non sua competenza. Con l’emanazione di questa delibera si determina un pericolosissimo precedente che non può essere sottaciuto e che deve essere denunciato con forza. Si calpestano le più elementari regole democratiche ed il principio di delega si trasforma in un uomo solo al comando. La democrazia richiede una forma di protezione da parte di tutti noi e nessuno se ne può sentire esente. Non possiamo essere ostaggio di un’amministrazione allo sbando con logiche che sfuggono a qualsiasi controllo, e per questo ancor più pericolosa. Ricomincio da Nemi chiede l’immediato ritiro della delibera da parte della Giunta Comunale e metterà in campo tutti gli strumenti possibili affinché ciò avvenga”.