Circa 50 persone hanno partecipato sabato mattina al sit-in di protesta presso la sede del Parco Nazionale del Circeo contro il piano di contenimento dei daini. Una presenza probabilmente sotto le attese, complice anche la pioggia, per un’iniziativa nata spontaneamente «per esprimere la contrarietà all’abbattimento degli animali», spiega l’organizzatore Carmelo Fontana. Gli appelli (e le accuse) più o meno espliciti ai vertici dell’Ente anche con cori da stadio, mirano a scongiurare metodi cruenti per fronteggiare il sovrappopolamento degli animali. «Riteniamo che il piano di sterminio deciso il 23 gennaio 2017 sia una cosa mostruosa – dichiara l’ex sindaco di Ponza Piero Vigorelli, il primo ad accendere i riflettori sulla questione –. Il provvedimento è rimasto silente fino alla fine del 2019 quando il direttore del Parco ha effettuato una delibera attuativa stanziando la bruttezza di 195mila euro. Sosteniamo invece che il trasferimento in altre aree protette, la sterilizzazione e le adozioni possano essere provvedimenti possibili». Proprio le richieste di adozioni continuano a crescere: alla lista si aggiunge il comune di Patrica presente all’evento con un consigliere comunale. Affidi che però non mettono tutti d’accordo presentando comunque aspetti di criticità, come sostenuto da Anna Giannetti di Legambiente: «Nel parlare di adozioni bisogna ragionare sulle caratteristiche e necessità degli animali come per esempio i grandi spazi a disposizione; aree che peraltro dovranno essere delimitate da recinzioni imponenti per evitare che i daini si disperdano. In ogni caso siamo contrari all’adozione in agriturismi o zoo domestici. Parliamo di animali selvatici che non possono essere assimilati ai cani o ai cavalli. Siamo invece favorevoli ad un controllo contraccettivo ed un costante monitoraggio. In merito all’ultimo consiglio direttivo del Parco, chiedevamo la sospensione del piano daini per riflettere e confrontarci sull’argomento, ma ne riconosciamo la validità in termini di individuazione del problema. Inoltre quanto dichiarato in queste ore dalla dirigenza del Parco circa l’utilizzo di metodi non cruenti, va nella direzione da noi auspicata». Al termine della manifestazione, dai presenti è stata lanciata l’iniziativa di istituire un comitato spontaneo di larga scala di confronto sulle tematiche che interessano l’area protetta del Parco Nazionale del Circeo.
Confronto sui metodi da utilizzare
Sit-in di protesta davanti al Parco del Circeo contro l'abbattimento dei daini FOTO


