Un anno e un mese di reclusione. Se l’è alla fine cavata con poco Angelo Cangianiello, il 37enne di Latina che, a settembre, era scomparso insieme a una vicina di casa di quindici anni. Quando la ragazzina era stata ritrovata, alla stazione ferroviaria, dopo una decina di giorni in cui si erano moltiplicati gli appelli dei familiari della minore, sia in tv che sui social, affinché facesse rientro nel capoluogo pontino, l’imputato era stato arrestato. Nelle tasche della minorenne era stata trovata della droga e Cangianiello era finito accusato anche di aver ceduto sostanze stupefacenti a una minorenne. Il Tribunale di Latina, a fronte di una richiesta di condanna a quattro anni di reclusione avanzata dal pubblico ministero Marco Giancristofaro, ha però ritenuto che il 37enne fosse responsabile solo di piccolo spaccio e ha optato per una condanna mite. A pesare nella decisione dei giudici le parole della quindicenne, che aveva assicurato di non aver fatto uso di droga e di aver soltanto portato con sé quella sostanza per fare un favore all’amico poi arrestato, sostenendo che quest’ultimo non poteva custodirla indossando dei jeans troppo stretti.
25/01/2020