«Onore al merito ai cittadini che vivono vicino alla discarica di Borgo Montello: è grazie anche al loro impegno che sono emersi tanti aspetti contenuti nell’ultima relazione della Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti». Così il Sindaco di Latina, Damiano Coletta, sentito dal giornale Il Caffè poco prima di incontrare i cittadini della zona oggi 21 gennaio. «Ho incontrato anche ieri i comitati e ci siamo confrontati sulla linea che il Comune ha tenuto finora e parlando per atti pare che abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre competenze e responsabilità. Questo territorio ha navigato sempre su queste situazioni border line, basta leggersi quella relazione per farsi un’idea di tutta quella che è stata la storia di questa discarica». La famosa relazione parlamentare ha avuto il coraggio di recepire moltissime informazioni raccolte negli anni e messe nero su bianco nel 2000 dall’allora presidente di Legambiente Latina, l’attuale Assessore all’ambiente di Latina Roberto Lessio. Ricostruzioni, giri d’affari, legami politico-affaristici inconfessabili di cui abbiamo dato conto più volte con diversi articoli e innumerevoli inchieste sul giornale Il Caffè.
«Quella della discarica di Borgo Montello – prosegue Coletta, che domani andrà in Regione per discutere la “nuova” ipotesi di riapertura l’ecomostro – è una storia che parla di malaffare legato alla criminalità organizzata, tra inquinamento e rifiuti tossici. Abbiamo ribadito tutto anche nell’ultima seduta della conferenza dei servizi sul tema. Cos’altro dire di più?! Non può essere riaperta neanche per una minima quota».
In una nota ufficiale, lo scorso venerdì il Sindaco ha fatto sapere che qualcuno vorrebbe far riattivare l’immondezzaio. «Stando alle informazioni in mio possesso – ha riferito Coletta – sembra che si stia valutando una riapertura, seppur parziale e temporanea, del sito». Cioè? Chi vorrebbe ciò, oltre alla società Ecoambiente?
«Quando parlo di voci dobbiamo fare riferimento agli atti e spero che domani queste “voci” vengano smentite», risponde il Sindaco senza sbottonarsi, ma ribadendo che l’ipotesi «è inaccettabile. Latina ha già dato. È ora di mettere al centro la salute delle persone e delle comunità e il rispetto della legalità. Lo ribadiremo anche domani, 22 gennaio, alla conferenza dei servizi presso l’Area rifiuti della Regione Lazio».