Nemi, un 50enne originario della Calabria A.L. è stato arrestato l’altro ieri mattina sul lungolago, dopo che ha avuto una violenta colluttazione con i carabinieri della locale stazione che aveva chiamato per del fumo che vedeva uscire da un terreno vicino alla sua abitazione. Una volta sul posto i militari, un appuntato e un maresciallo, sono stati prima aggrediti a parolacce dall’uomo, che poi gli ha sputato addosso e sulla loro auto. I due militari hanno richiesto l’ausilio di altre pattuglie, visto l’ira fuori controllo del 50enne, non nuovo a queste azioni. Nel tentativo di calmarlo e bloccarlo, ne è nata una colluttazione tra i carabinieri e il soggetto, dove il maresciallo e il collega riuscivano a fermarlo ed arrestarlo con grande fatica dopo diversi minuti di lotta corpo a corpo. Il sott’ufficiale nella colluttazione rimaneva comunque ferito ad un braccio riportando la lussazione della spalla e altre contusioni, è stato curato e visitato in ospedale ed ha avuto una prognosi di oltre 25 giorni. Ieri al processo per direttissima al Tribunale di Velletri, il giudice ha confermato l’arresto per minacce, lesioni e violenza a pubblico ufficiale, disponendo gli arresti domiciliari nella sua casa al lago di Nemi, dove abita da molti anni da solo. Anche in aula ieri mattina durante il processo per direttissima l’uomo è andato più volte in escandescenza, offendendo i giudici e carabinieri presenti alla direttissima, ed è stato necessario per tenerlo a bada l’intervento di diversi carabinieri della compagnia di Velletri, oltre quelli della stazione di Nemi che lo hanno arrestato. Per lui il prossimo 7 febbraio la prossima udienza del processo in Tribunale dove il giudice si riserverà il da farsi.
18/01/2020